Il Profeta - Ramadan testo (lyrics)

[Il Profeta - Ramadan testo lyrics]

Torno in ginocchio e preghiere
Milano e le sue sere bevo Milano da bere
Qui non c'è mezzo mestiere
Fa' il malandrino in cantiere
La mala che ti fa male domani vai a lavorare
Che frate sei un manovale

Ho iniziato dal niente e dato
Tutto a queste strade
Sono rimasto fermo anche quando
C'era da farsi male
Ho diviso le botte quando ho diviso il pane
E siamo tutti uguali ma
C'è qualcuno più uguale
Tipo ramadan sono abituato a digiunare
Per questo bacio ancora il pane
E se lo devo buttare
A volte dormo a terra per
Sentire ancora il male come fa? Ouu non vale
Ti ammazzo lentamente sulle ferite il sale
Perché e sotto pressione che si
Vede si tu vales e non temo la morte ma
Ho il terrore della fame
Queste strade, mia madre, Milano, mio padre

Ra madan perché abbiamo ancora fame
Ra madan siamo ancora per ste strade
Ra madan perché abbiamo ancora fame
Ra madan siamo ancora per ste strade

Di giovedì notte prego le persone morte
Perché ste vite son corte
Perciò non dormo la notte
E dimmi mi' signore perché lo so ho peccato
Ho fatto quello che ho dovuto
Perché sono uno soldato
Ed ho sempre saputo che dietro
Le spalle mi sarei guardato
Perché non esiste, non esiste il caso
Il futuro è adesso, il presente è già passato
Il conto lo paga chi è rimasto e
Non chi se ne è andato

Ra madan perché abbiamo ancora fame
Ra madan siamo ancora per ste strade
Ra madan perché abbiamo ancora fame
Ra madan siamo ancora per ste strade

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