Luten Perso - La Gara a chi è più Stronzo testo (lyrics)

[Luten Perso - La Gara a chi è più Stronzo testo lyrics]

Parli del mondo ma lui non parla con te
Forse è per un bisogno, ma così è facile
Ogni giorno una lezione che comincia
Ma se ti chiedo i voti
Dubito che tu puoi darmene
Ma c'hai ragione, facciamo che è così
Non c'ho la forza di discutere
E le tue argomentazioni sono
Ferme a quel patetico farla così facile
Pur avendo le basi che son
Di per sè le conclusioni
Lo so, forse non ti è molto chiaro
Mi esprimo criptico o magari
È solamente il divario
Di vario poco ma poi giudichi
E la convinzione di stare nel giusto
Non ti porta al vero nocciolo della questione
Sai cos'è? Non hai grinta
Aspetti che il mondo ti
Accolga così come sei: Che fiaba spinta!
Uno sguardo ben poco lungimirante
E ci rimani male davanti
Alla prevedibilità spiccia
Debolezza mascherata dal furore
Ma come una bestia c'è chi ti bastona
E per lui ancora c'è rispetto
Pensa a quanta repressione sfoghi
Verso chi paziente t'accarezza
Gridi aiuto ma la solitudine
Sta dietro l'angolo
E saresti capace di trattarmi
Ancora da pargolo
Se il vero c'ha la faccia come il Diavolo
Sorridi dando retta a quello che
Ti dice un Angelo che finale tragico
Ma non l'han dettato le mie corde
Strette in un mortale nodo sadico
Resti nell'insipido alla gara a chi è più
Stronzo vinco pur essendo stitico

Alla gara a chi è più
Stronzo vinco pur essendo stitico
A volte la pace è fatica
Chi non ha conflitti vive da eremita
Chi non sa che dirti non vuol dire mica
Che non vuole bene e quindi prende e migra
Ho lottato seguendo gli schemi pacifici
Tra dei molteplici Dei malefici
Cimici nel sistema uditivo dan crisi
Mi siedo qui
Ma quanto l'ascolto priva di carattere?
Forse dovrei contraddire le chiacchiere
Forse sul nascere o crescere
Classe per vendere il proprio
Pensiero - io zero
Ci credo ma cedo all'ascolto e
Al finale mi chiedo: Quanto mi hai dato e
Quanto credevo di meritare
Se di me rimane solo un
Grande difetto da elaborare
Non mi tengo dei complimenti fatti a caso
Forse c'ho naso: fiuto l'inutile
A volte non bado a dove vado, dove cado
Come si finisce sotto ad
Un sentimento che lenisce
Strisce oltrepassate senza porre attenzione
Al traguardo, alla direzione
Ho queste parole e tu non le ascolti no
Non ti curi
Di quanto dolore ho con me nelle tasche
Occhi gonfi se dei tuoi saluti
Quello per me pare non importasse
Non hai classe no davvero, tu non hai classe
Mi dispiace davvero, ma non hai classe

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