Microphones Killarz, ElDoMino, Asher Kuno, Jack The Smoker - Ai Tempi testo (lyrics)

[Microphones Killarz, ElDoMino, Asher Kuno, Jack The Smoker - Ai Tempi testo lyrics]

Qui c'era l'afa era una Foggia dell'amnesia
C'avevo i miei nemici soddisfatti della resa
La solitudine era l'unica difesa
Venivo trascinato in controvoglia dai
Miei in chiesa
Le cicatrici mi si sono appena chiuse
Il sudore le ha tenute
Aperte nelle notti afose
Ero un moccioso ma capivo tutto bene
Camminavo col mio walkman e
Lo zaino sulle spalle
Avevano voglia di chi ha voglia di money
Di successo della nicchia frequentata
Da due cani
Io facevo per me e per me era giusto
Trovandomi in contrasto col resto
Ma adesso son versi che sferro
Non corsoni perchè già corso lì
A parole di burro certo
Non ne vale più la pena
Adesso vogliono solo droga
Conoscendone i retroscena

Di notte qui fa freddo
E io non voglio stare a letto
Da solo perchè il buio è maledetto
Ho sentito poco affetto e meno rispetto
Il mondo uccide quelli come quel bambino
Troppo debole e schietto
Mentire e offendere sembravano un difetto
Ma poi impari che è il
Solo modo per stare retto
Nella periferia dove non arriva
Mai il fashion
Dove i genitori mandano in chiesa da presto
Vissuto genuflesso
Nell'illusione che Gesù fosse giù con
Me per tenermi stretto
Nascevano i primi complessi
E morivano i sogni da Edipo
Degli amori senza interessi
Già, non mi trovavo in quelle vesti
Di bimbi promessi alla schiavitù
O all'illusione dei successi
Ma ora sorrido perchè so la verità
È come un dazio che ho
Pagato per arrivare fin qua

Ehi, ieri è ancora vivo e qui
Accanto ai miei quaderni
Ricordo i giochi sempre lì
Sopra quei muretti
Figli della strada ma ognuno
Ha i suoi progetti
E ogni giorno cambiavamo ce li inventavamo
Sempre solo a quei tempi

E sin da piccoli al seguito di idoli
Ma più passavan gli anni
Più sembravano ridicoli
Due cugini coetanei giù in mezzo ai vicoli
Di una città in cui spesso
Si superavano i limiti limitrofi
O gli stimoli, ma tanta voglia di divertirsi
Anche sotto la pioggia e nei pomeriggi tristi
In quel cortile che sembrava come San Siro
Calciare la palla l'unico modo
Di fare un tiro
Poi tutto cambia come al mare la sabbia
Diventi più grande e più grande
È la tua rabbia
Voli dalla gabbia e segui i tuoi sensi
Prendi tutto sottogamba perchè è
Col sottogamba che pensi
Si scopre il nesso dei sessi
E vuoi usarla eh si
Scopri che lei la sua non vuole darla
Dentro ancora la voce del bimbo che mi parla
Se non la senti vuol dire
Che hai smesso di ascoltarla

Eventi che cambiano te n'accorgi
Dai tempi ad oggi nuovi rinforzi
Nuovi appoggi
Ti forgi, man mano che subisci ogni colpo
Finisci ad inseguire sogni dentro
Nel tuo mondo
Cresciuto nella zona industriale
Ad un passo dall'area aeroportuale
Con il pallone in mezzo alle strade
La prima sigaretta di fretta
Fumata di nascosto
I primi spray i primi muri
I primi testi carta inchiostro
Ora come ora è passato il tempo
Da quando coi miei cugini
Tornei con giochini col nintendo
Caramelle all'oratorio ed acqua fresca
Giorni di festa la domenica a messa
Resta qualche ricordo dentro questa testa
Testardo fin dall'epoca sognavo già l'America
Ora altra etica più pesi sulla schiena
La realtà è come un flash back
Se non stai attento ti schiena

Ehi, ieri è ancora vivo e qui
Accanto ai miei quaderni
Ricordo i giochi sempre lì
Sopra quei muretti
Figli della strada ma ognuno
Ha i suoi progetti
E ogni giorno cambiavamo ce li inventavamo
Sempre e solo a quei tempi

Ohi, ti ricordi da piccoli
Vivevamo dentro nei vicoli videogiochi
Ci fottevano gli spiccioli
Vestiti jeans e maglietta capelli
Corti e bicicletta si parlava del fatto che
Eran sempre di fretta
Ma io sognavo già le frasi in delay
Mi costruivo le città piene di
Muri e di spray la voce nei file le kick e
Gli schiaffi solo per lei
Mi metteva addosso il sesso ma
Non si prestava mai
Per farci fighi rubavamo caramelle alla cray
In quindici a spippettarci su playboy
Ma poi abbiamo smesso di parlare
Non c'era tempo per scherzare
Fottevamo gli amici tanto per fare
E se c'era l'erba di mezzo tu non provarci
Ci ha più divisi che
Uniti incattiviti resi bastardi
E noi i problemi li pesavamo in grammi
Ed è per questo che adesso
I miei mi chiamano Nasty

Ehi, ieri è ancora vivo e qui
Accanto ai miei quaderni
Ricordo i tempi sempre lì
In giro nei parchetti
Ragazzini senza testa ma ognuno
Ha i propri sogni
E ogni giorno scambiavamo, li travestivamo
Come si fa a quei tempi
Ieri è ancora vivo e qui
Accanto ai miei quadretti
Ricordo i giochi sempre lì sopra quei muretti
Figli della strada ma ognuno
Ha i suoi progetti
E ogni giorno cambiavamo ce li inventavamo
Sempre e solo a quei tempi

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