Ozone dehumanizer - Bosco di Pan (Nihil II ) testo (lyrics)
[Ozone dehumanizer - Bosco di Pan Nihil II testo lyrics]
Ramo appollaiato dentro al bosco
Offrivo bacche ai cervi e mele
Allucinogene al mio corpo
Separato da me stesso e consapevole
Che il mondo è solo il sogno
Di un subconscio troppo debole
Le regole del bosco sono semplici nozioni
Basate sulle fiabe degli antichi narratori
Dagli arbori della madre dea
A cui i fiori comparivano sul palmo
Al sentimento smisurato di piacere
Di un orgasmo quando tutto è così buio da
Caderci e non volerci uscire
Mai, le conseguenze di quesiti
Che non capirai
Del metro di misura di energia degli animali
A rituali così assurdi che non capiresti mai
Perché combatti? Chiediti sempre
Perché combatti
E bada bene alla risposta che
Sarai in grado di darti
Ninfe attorno al fuoco come
Al solito che danzano
Inebriate dai racconti di un grimorio
Io sto fluttuando
Le foglie che si staccano dall'albero
Cornacchie che mi parlano dal campo
Il sole che tramonta e
La foresta si trasforma
Nella tomba del pagano rituale
Che chiamate sabba
In vent’anni di vita ho capito soltanto
Che non c'è niente di più
Miserabile dell'accettazione del reale
E che l’unico compromesso con il
Resto del genere umano
Che mantenga è quello di
Condividere la parola e che tutto ciò che ci
Diversifica ci emargina dal reale
È ciò che allo stesso tempo
Ci avvicina dall'essere Dio
Bisogna starsene da soli per non
Essere mai più soli
Perché dentro c'è qualcosa di
Anormale che comunica
Dal cuore della pineale dentro la tua nuca
Stanno sussurrando
Sentili salire dalla pelle
Ma un rifugio lo si trova
Quasi sempre nelle stelle
Brucia tutto, datti al culto e scappa
Sfrutta le sorgenti della mente
Per trovare acqua
Spenti da una pioggia programmata devastante
Di una mente più potente proveniente
Da un pianeta più importante
Dentro il bosco mi tengo nascosto al mondo
Assumo trip che mi confondono su
Ciò che mi sta attorno
E vedo Pan che suona il
Flauto steso sulle foglie secche
Mentre un capricorno viola spunta da un
Cespuglio verde mentre mangia bacche
Dalla realtà che vedi a
Quella che ti immagini
Parametri di sogni poco stabili
E ritornano alla mente solo
Quando sei morente
I meccanismi spaventosi che non vedi
Ipnotizzato da calma apparente