Riccardo Cilia, Vannino, L’Elfo - Pagine testo (lyrics)

[Riccardo Cilia, Vannino, L’Elfo - Pagine testo lyrics]

Amo vederti sul letto sconvolta
Col pollice in bocca e col cielo negli occhi
Il lavoro mi chiama e la gente mi ama
Per come descrivo bene sti tramonti
Fammi una foto cosi me l’appendo
Alla faccia degli altri alla faccia del tempo
Da grande ho capito che ci sono giochi
Che non sono giochi, Frà, come il silenzio
Quindi stai zitto se parli di me
Che ho fatto cose pazze che non credi
La scena italiana l’ho ristrutturata, frá
Come un palazzo che non stava in piedi
Ora vi metto in ginocchio sui ceci
I miei difetti diventano pregi
La mia palestra è spaccare punani mi rompo
I coglioni ad alzare sti pesi
Passano giorni, passano mesi
Passano gli anni e la cosa non cambia
Voi che cercate di farmi gli sgarri
Io puntualmente vi metto a novanta
Per la mia gente, fratè, ce l’ho fatta
Ma non cambia niente sono sempre fuori
Queste ragazze mi vedono in alto
Ma bevo moretti come muratori
Frá, poche cose mi toccano il cuore
Tra queste cose ci sono
Le Note, arrotoliamo queste banconote tiriamo
Dei dadi fanculo la sorte
Dormo di giorno poi vivo di
Notte a dire il vero
Non dormo frateè mi piacerebbe
Far finta di niente
Ma non c’è niente che è meglio di me eh

E mi dici rimani è un po’ che mi manchi
Io qua ad aspettarti e non
Sto più con gli altri
E fanculo la sorte sto via questa notte
Corre il vento avanti su pagine sporche

Ho un nodo alla gola
A marzo i 20, spero svolti prima
L’ansia è ospite in camera mia
Mesi in studio e mi manca mia madre ma è ok
Torno alle 4 con la faccia sfatta
Mio padre alla porta chiede novità:
Non sai che peso rispondere ancora
"non ho fatto un euro, ma succederà"

Cristo santo! Non prego da un pezzo penso
Non serva almeno credo fra non credo
Non vedo come lui non vede:
Ha occhi per altro
Il rispetto non lo chiedi
Te lo prendi coi fatti e coi
Pezzi riguardando i baggy bucati ripercorro
Passi a rovescio ho una storia da
Pub però nulla di fatto

Dicesti "parti pure, fatti furbo"
Ritorno a luglio, è già inverno
Preferivo quei kilometri in mezzo
Preferivo bugie e dubbi, non questo, e scrivo
Un’ altra stupida canzone ora che
Me ne accorgo: lo sporco è sporco pure se
Nascosto, come per me
Come con la musica in fondo

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