Roberto Vecchioni - L'estraneo testo (lyrics)

[Roberto Vecchioni - L'estraneo testo lyrics]

Lontano, lontano qualcuno mi darà la mano
Lontano, lontano

Dai dottori di Smirne ho imparato
Il triangolo e il libro della vita
Scorreva piano fra le dita
Coi mercanti di Tebe ho giocato
Tutti i sensi di scacchi e di pedine
Coi chicchi bianchi e le palline
E dai profughi celti ho visto segni
Per capire le stelle e aprire un velo
E far salire menhir al cielo
Sotto i portici di Toledo
Ho preso un bimbo sero per la mano
E mi portavano lontano i suoi occhi
E correvo nelle mille sere
Con i dadi fermi nel bicchiere
E intorno amore, amore, amore, amore

E in un attimo di Granada
Ho ucciso per due volte uno stesso uomo


E non chiedevano perdono i suoi occhi
E correvo nelle mille sere
Con i dadi fermi nel bicchiere
E intorno amore, amore, amore, amore

E il mio vecchio che sa la verità
Guarda il tramonto dalla collina:
Da qualche punto lontano suo figlio tornerà

E ho imparato le mille posizioni
Fra le gambe di donne e di bambini
Le loro bocche come fiori
E ho giocato le cento rivoluzioni
La mia rabbia e le cento delusioni
Che son mille e son tante
E son belle e son sante il giorno dopo
E provai ogni droga più che vino
Il linguaggio del bruco e l'assassino
E a saper tutto senza parole
E in una sera di Gerusalemme
Dal vecchio ebreo che contrattava gemme
Ho visto un dio che mi veniva incontro
E ho provato tutto per scappare
Ma lui insisteva: "Dài, fatti salvare
Ho tanto amore, amore, amore"

E in un cortile di Gerusalemme
Che aveva scelto lui da chissà quanto
Mi abbracciò e baciò e stava delirando
E aver capito tutto in un istante
Fu come morir le morti tutte quante
E non volere essere più niente, niente
Niente

E il mio vecchio che sa la verità
Guarda il tramonto dalla collina:
Da qualche punto lontano suo figlio tornerà

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