Roberto Vecchioni - Storia e leggenda del lanciatore testo (lyrics)

[Roberto Vecchioni - Storia e leggenda del lanciatore testo lyrics]

Mio nonno li lanciava sempre
Spalle al bersaglio
Senza voltarsi mai, senza il minimo sbaglio:
E io stavo a guardarlo innamorato
Perso sulla riva del fiume
Seguendo i suoi coltelli volare
Leggeri come piume e mio padre m'insegnò a
Lanciarli ad occhi chiusi
Perché si mira con il cuore
Perché un vero lanciatore di
Coltelli ricama la vita
Non tira mica per colpire
E mio padre m'insegnò che
I venti cambiano sempre
E ti imbrogliano le dita e non
C'è memoria dei tiri precedenti
Perché ogni volta è una scommessa infinita
E volavano su nel cielo
Lungo invisibili fili d'oro
I coltelli di mio padre e di mio nonno
Ogni tiro era un capolavoro


Ogni lama prendeva una stella
Ogni stella si sparpagliava nel cielo
E potevi finalmente vederla la vita vederla
Vederla davvero
E così imparai a lanciarli senza essere bravo
Forse per imitarli, o forse perché amavo
E volavano su nel cielo
Lungo invisibili fili d'oro:
Ma questi erano i "miei" coltelli e
Lo vedevo che assomigliavo a loro
E ogni volta ero senza fiato
E ogni volta mi guardavo la mano
"ma come ho fatto? Ma com'è che è stato?
Com'è che vanno così lontano?"

E volavano su nel cielo come ricordi
Come paure
Queste piccole cose di uomo che sono ritorni
Che sono avventure
E anch'io ogni tanto prendevo una stella
E illuminavo uno sputo di
Cielo e potevo finalmente
Vederla la vita vederla, vederla davvero!

All'alba raccoglievo i coltelli di mio
Padre e di mio nonno
E loro non mi dissero mai
Che viaggiavano dentro un sogno
Che finito il momento magico del
Suo coltello in volo il lanciatore è solo

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