Sacky, Neima Ezza, Ernia - Triste testo (lyrics)

Amine Ezzaroui (SEVEN 7oo)

[Sacky, Neima Ezza, Ernia - Triste testo lyrics]

Io mi sentivo una goccia che scivola sul mare
Quando in cielo c'è la pioggia
Quando c'è il temporale
Mi vuoi male? Non mi importa
So che è il tuo modo di amare
Dimmi quella cosa che di più mi fa incazzare
Così poi ne farò un mio punto di forza
Cadrò e mi rialzerò come tutte le volte
Condannato a essere forte
Perché il mio mondo non
Può accettare un debole
Io ho rinunciato al cuore
Per non esser vulnerabile
Se cammino, il mio oro dondola
Fa il rumore del grano
Se apro la mia botola, faccio un arcobaleno
Tiro su il mio sguardo quando prego
E dico: "Grazie" se ho riuscito ad еvadere
Il mio destino еra triste (Triste)
Triste perché mamma avrebbe pianto
Ai miei processi, triste
(Triste) triste perché le armi fanno
Sempre cose ingiuste, triste
(Ah ah ah, ah ah ah, ah)

Triste però ho finito le lacrime
Non posso più piangere non sono felice
Ma ora siamo dentro e
Non possiamo più evadere ora sono triste
Però ho finito le lacrime
Non posso più piangere non sono felice
Ma ora siamo dentro e
Non possiamo più evadere ora sono

Triste, io c'ho mille fisse, paranoie
Vedo fosse
Forse dovrei morire, andarmene via altrove
Così nessuno mi trova
Cancellar le prove, poi perdermi nella droga
Ma son davvero triste, non so manco il motivo
(Ah ah)
Vorrei che mi capisse, ma io non mi capisco
(Eh)
L'umore è una giostra, io non so gestirlo
(Oh)
A volte me la rido, altre fa tutto schifo
(Eh eh)
Mi sento così morto pure se sono vivo (Eh eh)
Guardandomi allo specchio vedo il vero nemico
Sono io (Sono io)
Che mi odio così tanto fino a darmi fastidio
Sono triste (Sono triste)
Come al ghetto dove abbiam fatto gli sbagli
Io sono triste (Io sono triste)
Ma so fingere, quindi non preoccuparti
Io sono

Triste però ho finito le lacrime
Non posso più piangere non sono felice
Ma ora siamo dentro e
Non possiamo più evadere ora sono triste
Però ho finito le lacrime
Non posso più piangere non sono felice
Ma ora siamo dentro e
Non possiamo più evadere ora sono

Triste come a Natale le luci
Come riempire d'oro il vuoto come il kintsugi
Triste che non lo so
So soltanto che vorrei uscirne
Triste in bianco e nero come Schindler
Scuro in volto, Mercoledì
Come Salmo sette giorni il mio lunedì
Cerco di trovare me se scavo nel ghiaccio
Io non ho paura ma nemmeno coraggio, huh
Guarda come mi riduco
Dico: "Che schifo il piattume
Di cui mi nutro"
Sputo nel piatto ma come la mafia
Il pattume sul quale lucro quindi deduco
Che falso sorriso mentre gratto tartufo
Odio che ora produco triste e freddo sempre
Cresciuto in Antartide
Mangiami la testa come fa una mantide
È questo che rende bravi ragazzi dei bastardi
In fondo Lucifero era un
Angelo come gli altri

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