Space One - La mattina che non vivo mai testo (lyrics)
[Space One - La mattina che non vivo mai testo lyrics]
Come fornai in cerca guai
E ci si sveglia con la sirena degli operai
Dei vascelli di Allan Poe siamo i marinai
Mi sento schivo per la mattina che non vivo
Me la giro di notte tipo pipistrello
Nei locali faccio il divo
Porto le mie rime in
Rappresentanza da Pioltello
Come dimostranza del hip-hop che vivo
La notte il buio è quello che
Io vedo in maggior parte
Ore tarde, situazioni bastarde
Nuove generazioni e vecchie
Guardie all'avanguardia rinnovamento
Di costumi per me solite abitudini
Problemi di solitudini per molti
Tanti amici in compagnia di stolti
Bambini che giocano a fare
Gli adulti di giorno
Gente da ufficio cappotto in
Cashmere cravatte e nodi
Ora di pausa mezzogiorno
Noi senza pause, senza clausole
Vedo di notte smazzi di capsule
Le note lucciole, puttane, traveste
In feste di mattina il direttore che
Ti batte in testa, burocrazia di malfattori
Dormono ancora i gigolò gli amanti rubacuori
Indiani vendifiori
Maniaci discotecari strani
Stravolgo e sconvolgo la mia vita
Gente indirizzita al baldacchino più fornito
Odore di pizzetta e pane abbrustolito
Appena sfornato tutto di notte quando il
Giorno è ormai passato è andato
Arriva l'alba e la mattina che nn vivo mai
Come fornai in cerca guai
E ci si sveglia con la sirena degli operai
Dei vascelli di Allan Poe siamo i
Marinai scende la notte nebbiosa
Dei fuori orari e il buio illuminato dai
Fari e dalle 7 in poi
È solo la mattina che non vivo mai
Son tutti uguali di giorno come le cambiali
Scolari tramortiti con occhiaie
Sotto occhiali
È la mattina di spese di clero non più chiuse
E i migliori oggetti in vetrina
Messi in bella vista
E spente son le estrobo della pista vuota
Della fortuna ferma la ruota
Riapre Bulgari Monte Napoleone
E armato di Gold card
Si fionda lo spendaccione
L'intramontabile signor Buonaventura
Col milione
Dai i soldi a me che son stracciato coglione
Povero b-boy imbastardito di provincia
Annuale la mia mancia
Quotidiano il borbottìo senza
Cibo nella pancia
Prendo schiaffi monoguancia
Perché l'altra non te la porgo
Porco, d'infamia sporco
Il giorno di turisti al belvedere
La notte del ragazzo che esce
In compagnia per bere
È la mattina che non vivo mai
Che mi rifiuto di vivere perché è
Lo scuro che mi dà l'ispirazione
Per i capolavori da scrivere, trascrivere
E quelli per cui vivere
Arriva l'alba e la mattina che non vivo mai
Come fornai in cerca guai
E ci si sveglia con la sirena degli operai
Dei vascelli di Allan Poe siamo i
Marinai scende la notte nebbiosa
Dei fuori orari e il buio illuminato dai
Fari e dalle 7 in poi
È solo la mattina che non vivo mai
Trasformare il passato in
Un migliore presente
Essenzialmente, per un futuro
Prossimo pulisco l'ossido
Lucido le rime, brillan nella mattina
Scorron di notte con corrente alternativa
Lo scuro che mi gauca
Che mi garba e mi dà forza
Il minimo bagliore smorza
Sale dall'aorta in testa porta
Rime sotto scorta, ascolta
La mattina piena di burocrazia coi paraocchi
La notte dei balocchi di personaggi
Pallidi per altri sciocchi
Notte stellata, luna offuscata
Disco affollata scrivo poesie, faccio magie
Grazie alla bacchetta magica della fata
Strega bacheca, balla sui cubi in discoteca
Si ubriaca in enoteca
Scalda la piastra in paninoteca
E di mattina russa come l'insalata
Quindi: bye bye, baby bye bye
Ci si vede domani sera
Che si fa? Che fai? Andiamo
Fuori si fa bisboccia
Ci stai ok e vai e mi addormento
Quando iniziano i programmi in Rai
Arriva l'alba e la mattina che non vivo mai
Come fornai in cerca guai
E ci si sveglia con la sirena degli operai
Dei vascelli di Allan Poe siamo i marinai
Scende la notte nebbiosa dei fuori
Orari e il buio
Illuminato dai fari e dalle 7 in poi
È solo la mattina che non vivo mai