Tedua - Vertigini testo (lyrics)

Mario Molinari

[Tedua - Vertigini testo lyrics]

Un giorno, il mondo, l'han fatto tondo
Affinché tutto torni, anche se tu non torni
Mentre mi guardo attorno
E come credi di stupirmi
Perbenisti con me in eclissi
Il Sole non lo fissi mai
Icaro don't call me bae
Avvertimi se soffri di vertigini
O spediscimi i reclami
Sui ciclamini ci cammini
Chica calma, què pasa? Cambia stivali
E bada al barman se ti
Parla di miei errori passati
Tu lo sai la strada non ama rivali
Una talpa rintana tra infami
E io volevo ancora commentarti
Che siamo come tanti e può succedere
Di eccellere e non cedere ed eccetera
Che c'era in quel cocktail a quel party?
Acqua e sapone
Non lo sai se sceglierà d'amarti
Userà acetone per gli smalti per struccarsi

Volevo dirti che domani mattina sarò ricco
Come un figlio di puttana
Ma non mi sarò dimenticato
Che vengo dalla strada
Quando verrò trafitto da chi si
Insidia e invidia "Vaffanculo!"
Canterò un ritornello con le peggio parolacce
Così in major non gli piace
Quest'arte così in alto sembra
Un palazzo dell'Aler
Un fra' pensa: "Ti parto!" se
Gli insulterai la madre
Quand'odio chiama odio risponderà
Poi il tribunale anche con una SIM cinese
Corri se senti le sirene

Lei mi chiama a interesse
Vuole la mia weed special
E mi parla di te che sembri fuori di testa
Dimmi cosa succede finché porto pazienza
Ma Cupido non viene mai nei
Quartieri dove lo menerai
Sto provando a competere
Perché son competente
Non ho alternativa e rima la
Rinascente per un altro mestiere
E hai ragione
Spero di farci soldi: un milione
Ma se falliamo come in Grecia, di' che già
Mi allenavo per pura passione
Guarda i miei fratelli: da un futuro incerto
A un futuro al mio concerto
Forse mio padre mi sta cercando
A C'è Posta per Te
Usando coca come moka del caffè
Vorrei far brutto a chi mi ha messo i
Piedi in testa d'adolescente
Ma non sempre serve
D'altro canto una tigre non
Ingerisce una serpe

Volevo dirti che domani mattina sarò ricco
Come un figlio di puttana
Ma non mi sarò dimenticato
Che vengo dalla strada
Quando verrò trafitto da chi si
Insidia e invidia "Vaffanculo!"
Canterò un ritornello con le peggio parolacce
Così in major non gli piace
Quest'arte così in alto sembra
Un palazzo dell'Aler
Un fra' pensa: "Ti parto!" se
Gli insulterai la madre
Quand'odio chiama odio risponderà
Poi il tribunale anche con una SIM cinese
Corri se senti le sirene

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