Uochi Toki, Campidilimoni - Bim bum cha testo (lyrics)

[Uochi Toki, Campidilimoni - Bim bum cha testo lyrics]

La scuola di chi rappa è vecchia
Se sei nero c'è la Zulu
Se sei bianco c'è la guerra
Se sei come me invece è un poco diversa
Ogni nato negli '80 rimembra
Prima del sesso la noia e la droga
Si andava a lezione, sì, ma non a scuola
O meglio, la scuola c'era, ma mica era vera
E così la sognavo di giorno e di sera
Il risultato però non era buono
Ero senza qualità come l'uomo
I buchi nella cute solo con le sbucciature
Mi davano piacere a metà come
Si fa quando si va
Con le prostitute sordomute cercavo
Sangue e interiora nell'atmosfera
Ma quello dell'ozono era il solo
Buco che si vedeva
E una stella della morte in
Cielo per me non c'era



Lui rende amico ogni maestro
Dopo averlo superato
È concentrato solo su se stesso ma
Non perde d'occhio l'avversario una
Mente fresca che
Resetta il concetto stesso di violenza, lui
Dimostra che lo scontro è
La preparazione ad esso
Per copiarlo io indossavo pesi per
Mezzo di uno zaino che portavo sempre
Appresso, ma non quando ero bambino
Bensì nel passato prossimo di
Adesso nel pensiero mi
Fingo in camera da letto come nella
Stanza dello spirito del tempo dove io mi
Chiuderei coi nemici-amici e con gli dei

Io non gioco all'amore, c'è troppo rischio
Il gioco del pallone è quello che preferisco
Odio il calcio marcio degli adulti
Non esistono partite prive di insulti
Amo il calcio made in Japan dei ragazzini
Bombe come Osama, stadi impazziti
Mi piace quel campo verde e vasto
C'era più disciplina lì che tra le quattro
Non c'erano più, c'erano squadre
Le tifavo tanto da farle odiare a mia madre
Non ero contrario al resto ma non lo seguivo
Ad esempio il volley non volli farmelo amico
Era il calcio finto che mi attirava
Il tiro della tigre, la super parata
La goleada immaginata mi dava adrenalina
Quella del piano reale non
Riscuoteva la mia stima

Un adolescente messo in mezzo
A degli equivoci
Circondato da ragazze che gli fan
Capire a botte che anche lui ha una parte
Femminile non che necessariamente
Questa parte influenzi i gusti in fatto
Di partners e parti basse la
Femminilità si trova in molte stanze oltre
Che in camera da letto, ad esempio nel dojo
Di famiglia, la stanza da combattimento, ed
All'inizio solo lui era un mezzo
Ma ben presto gli si fanno attorno i
Soggetti che nel tempo hanno subito il
Mutamento che da principio sono
Sempre ostili ho
Sempre preferito la polifonia di personaggi
Che ti rendono completo, dove ognuno è
Una lezione che vanifica l'orgoglio
Quindi tu definisci i confini del tuo ego

La gente spesso parla di "nave scuola"
Però usa la parola pensando al sesso
Io da sempre ho un punto fisso al quale penso
Ma la donna insegna in un senso che è diverso
Prendi ad esempio una donna con cui convivi
Non la sfiori con un dito
Non hai istinti primitivi
Eppure da lei dipendi
Per lei i tuoi soldi spendi
Se con lei ti stendi fai cilecca
La tua impotenza supera il giaciglio
La convivenza pesa come un macigno
Ho dei cattivi maestri, lenti nell'approccio
Non puoi dare a me la colpa
Se mi danno del frocio è che so che non c'è
Vedova che vede meno opzioni
Ma continua a sperare in un'inversione
Sovvertirei l'amore se bastasse divertirsi
Ma per chi ha già perso
Tempo e tempo ad incanutirsi

Non spiegare niente a due bambini
Che da soli si mantengono
Che hanno visto più comportamenti
Di quelli che tu
Hai visto fino a diventare vecchio uno
È Gioia, l'altro è Tetro, uno
Vede cieco nel futuro
L'altro affronta le persone
In un presente troppo duro i potenti
Si avvicendano dentro la città-tesoro
Ma finché quei gatti sono in combo e sono
Uno, puoi mandare chi ti pare contro l'essere
Che contiene bene e male in parte
Uguale nei momenti in cui i miei lati
Son divisi uno anela alla violenza
L'altro cede alla speranza e da soli
Non combinano un granché
Ed è solo se riunisco bene e
Male che io riesco a stare bene e
Non son cose che ti insegnano
Sono fatti ispirati dall'intuito bianco
E nero abitano in
Auto ma comandano città piene di colore

Non ti parlo di santi che prego
A parte questo è vero, io credo
La devozione, si sa, è smisurata
Specie se la tua forza è
Dovuta alla dorata emicrania
La mia non forza, non coinvolge le alte sfere
Qui in Italia il Papa ha potere
Vorrei tenere Atene nel cassetto
E vorrei che tutti avessero un cassetto
Lo ammetto immagina come saremmo belli
Se ad esempio il verde illuminasse i capelli
Se ci si amasse tra fratelli in modo strano
E se si bramasse il metallo
Forgiato da un vulcano
Saremmo tutti persone migliori
Moriremmo di certo con tutti gli onori
Io penso sempre alle stelle ma non le guardo
Sono loro che guardano me
Quando faccio le battle

Non è solo da bambini che
Si impara dai cartoni
Certe cose le capisci solo avendo dei
Dialoghi interiori quando svieni sotto
I colpi dei combattimenti ti flashbackki
Nel passato od in altre
Dimensioni riflessioni sulla vita
Di persone artificiali
Che rivolgono domande più sensate
Degli umani che sono normali e
Non si vedono da
Fuori, son confusi questi che
Si scambiano nei
Ruoli tra creature e creatori e poi
Pretendono dei mondi perfetti
Dai contorni sempre
Netti per paura di conflitti di
Cui sono i responsabili ed è qui che
Arriva il cyborg che non sa
Però che impara, che se sbaglia non
Sbadiglia e non si agita
Che non è il tuo deus ex machina
Ma è la nuova scuola per
L'umanità che fabbrica e che
Si fabbrica il maggiore non mi
Ha mai insegnato l'etica
Cosa è giusto e cosa no, il maggiore mi ha
Insegnato che i cartoni non
Sono adatti ad insegnarti
Che i cartoni educativi sono pezzi
Di cultura vecchi e
Ripiegati ed uniti e pieni zeppi di eufemismi
Edulcoranti e che per andare
Avanti sono necessari
Requisiti che risultano talmente grandi che a
Risolverli non bastan due giorni
E due modelli
Di dicotomia perfettamente funzionanti io non
Ho la testa in altri mondi, non
Ho la testa fra le nuvole, non fuggo
La realtà per preferire favole
Piuttosto sono
Gli anime che mi filtrano all'interno
Sono i cartoni che attraverso
Di me scendono dal
Loro mondo e metton piede sul terreno

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