Uochi Toki - Il ladro testo (lyrics)
[Uochi Toki - Il ladro testo lyrics]
Sogno: mi trovavo dentro
Casa, mi affannavo alla ricerca
Di un oggetto
Mi perdevo nella smania cominciavo
La ricerca da un
Cassetto, perquisivo uno stipetto
Sollevavo un foglio, un
Libro, un piatto cercavo
In alto, sull'armadio
A tatto non mi arrendevo al fatto che il mio
Ordine perfetto fosse incrinato da
Un microscopico dettaglio, quindi
Scollavo profili e stipiti
Spostavo i mobili
Rivoltavo zaini e tracciavo dei tragitti
Che all'origine hanno i
Buchi nelle tasche dei vestiti
Investigavo i posti
Più improbabili, come le travi
Del tetto, i davanzali
I flaconi di prodotti vuoti o pieni
Le pagine dei libri: qualsiasi
Luogo dove quell'oggetto sarebbe
Potuto essere stato messo avevo
Quell'atteggiamento maniacale di
Chi non vuole più pensarci, ma sotto sotto
Continua a cercare qualcosa
In modo indefesso
E poi vìola la consecutio temporum
Mi sveglio resto riverso diversi minuti
Nel letto con un
Occhio aperto ed anche l’altro
Una contrazione dello stomaco
Un lieve peso sullo sterno quando faccio
Un sogno lo conservo, lo
Ripercorro appena sveglio
Poi me lo segno sul
Quaderno: così ricordo quindi mi accorgo che
Tra le tasche, i mobili, gli
Stipiti, l’unico dettaglio del sogno
In grado di confondermi, di inquietarmi, di
Contrarmi gli organi
È il non sapere cosa io
Stessi cercando mi alzo penso
A cose pratiche
Ai discorsi di persone antipatiche che
Mi direbbero che è
Solo un sogno, ignorando che è la
Mia testa ad averlo prodotto
E che ricordarselo e capirlo
Aiuta a rafforzare
Il rapporto con l’inconscio
Rimango immerso nelle immagini: i miei gesti
Automatici mi consentono
La colazione apro le ante: ingredienti
E tazze, pane a fette, marmellate
Uova rotte esco di casa
Chiudo le porte ho delle
Liste di cose da fare annotate in maniera
Maniacale sopra lastre di carta quadrettate
Devo entrare in un negozio per comprare
Materiale elettrico, quindi mi
Dirigo, arrivo, accedo all'esercizio spingo
La porta: mi accorgo che il sogno di
Ricerca non ha ancora abbandonato la
Mia testa ho un’espressione assorta
Sono visibilmente
Turbato il commesso mi guarda, io cerco fra
Gli scaffali un articolo che mi sono
Commissionato il mio
Atteggiamento pensieroso
Distaccato mi classifica
Agli occhi del negoziante come qualcuno che
Potrebbe aver rubato mi guardo attorno
Mi sento osservato forse mi
Sbaglio, forse me lo sto immaginando è un
Disastro faccio il disinvolto cerco di
Stare attento a quanto sto fermo, a
Quando faccio un movimento, tanto che
All'esterno, negoziante e commesso
Hanno la certezza che io mi sia messo in
Tasca qualcosa: forse un
Tassello, un attrezzo
Mezzo metro di cavo elettrico
Un tubo di silicone
Che renda il mio pensiero ermetico? Siamo al
Punto che ogni mio gesto alimenta il
Sentimento del sospetto ed
Ogni sguardo alimenta
Una certezza: lo spettro della completezza
Arrivo al punto di bramare la sapienza su
Cosa un’altra persona pensi se scappassi
Adesso dal negozio sarei un ladro in
Ogni caso, che io abbia ragione
O che mi sia sbagliato ci vuole un piano:
Qualcosa di contorto, articolato, che
Mi liberi dalle supposizioni
Che distrugga i
Dubbi di commessi e negoziatori mi
Presento alla cassa e pago, iniziando il
Mio discorso: "Voi credete che io sia
Un ladro? Perquisitemi! Cancellate il
Mio reato!" questi mi squadrano riluttanti
Eseguono: mi spulciano, non trovano
Si scusano allora avevo indovinato! Mi piace
Indovinare mi piace che gli
Altri non indovinino saluto pacifico
I due uomini che
Mi salutano mentre esco, mentre
Non mi vedono
Punisco la loro sfiducia rubando un articolo:
Un condensatore molto piccolo torno a
Casa e penso subito a
Dove nasconderlo: dietro
Un mobile? nel cassetto del tavolo? dentro
Uno zaino? nell'armadio? No, ci vuole un
Posto più subdolo, tipo sotto l’intonaco
In modo che quando passo nei pressi di
Quella parte di parete
Io sappia perfettamente
Perché faccio certi sogni e perché la gente
Nei miei confronti tiene certi comportamenti