Uochi Toki - Lock Dawn Oversessuale testo (lyrics)
[Uochi Toki - Lock Dawn Oversessuale testo lyrics]
Queste strade di paese che
Risuonano assordanti e
Piene delle frasi più arroganti che
Il bene abbia mai appeso son cartelli
Così facili che traducono me in Greco
Ma io non sento il
Magnetismo dell'Ulisse multiforme
In giro a fare il maschio tossico, fragile
Impelagato in una ciurma di spacconi
Che ora vogliono tornare a casa
Ora vogliono perdersi nelle isole
Di gozzoviglia e sono
Sempre gli altri a doverli aiutare il dеstino
Di un atteggiamento simile è
Annеgare inesorabilmente mentre io
Cammino come Cassandra sapendo
Quello che succederà
E sapendo anche che sapere
Cosa succederà non è
Un superpotere che ti aiuta a modificare
Gli eventi ma un super volere che ti
Permette di vedere la struttura della realtà
Sono pronta all'ingresso del cavallo in città
Come l'essere presa di violenza
Da Aiace e finire come soggetto
Di pittura vascolare e questa
Prontezza mi rende capace di gestire
Il dramma previsto e mi
Prepara all'essere impreparata a
Quelle sorprese
Molto più oscure, sconfinate
Che nemmeno la veggenza di
Un Tiresia può indicare
È una notte in sole pieno, io
Cammino senza navi, senza compari
Sono uscito
Per davvero con il passo a-ritmico di
Un Fremen nel deserto di paese
I vicini che diventano persiane mi
Guardano passare mentre io
Recupero i miei liquidi con la tuta tipica
La stessa che indossava Alia Atreides
Finalmente un presceltə con una
Curva di apprendimento incredibile
Cioè verosimile! Se assorbisse il
Potere della Spezia tramuterei i
Tremors in Shai-Hulud, cambierei
I poli nord e sud
Disperdendo discendenze e saghe
Un frullato narrativo privo della componente
Militare o paramilitare
Solo sbattere la faccia contro
Un vuoto ignoto, non oscuro: colorato
Un rimedio squilibrato ad un problema che non
C'è "Un problema
Chi ha detto problema?" "Qui non c'è nessun
Problema! Se lo hai detto ce l'hai
Tu!" "No no, ho detto che non c'è!" "Ah
L'hai non detto per dirlo
Allora sestupla negazione
Contraddizione" "Eh sì va
Beh allora vaffancthulhu"
È una notte in sole pieno ed
Un vecchio porta a spasso
Il cane: surreale! Una shura porta
A spasso il cane:
Surreale! Un uomo d'affari porta a
Spasso il cane: surreale! Un
Ragazzo d'affari porta a spasso
Il cane: sta monetizzando
Faccio un gesto con la mano
Il cane evolve come
Un pokémon ed al rapporto
Padroni-cane questo sembra surreale
Anche se sia il cane sia il pokédog sono
Normalissimi esemplari appartenenti
A questa versione del mondo
Al contrario dell'accettazione di
Stravolgimenti e
Conseguente adattarsi ma infine
Perché lo porti a spasso? Per risolvergli
Un problema di rapporto con lo
Spazio che gli hai creato tu? E
Cosa vuol dire "volere un
Cane"? Me lo chiedo perché spesso io
Mi trovo a volere un cormorano
O un marabù scoprendo sei minuti
Dopo che per me il
Volerlo significa voler essere un cormorano o
Un marabù e questo mi
Rimanda al fatto che quando un
Uomo desidera una donna potrebbe
Magari avere una volontà di fusione
Alterica sostenuta dalla voglia di
Essere quella donna, non nell'ormai discussa
Via dell'identità di genere
Ma nell'indiscussa sberla
Del voler essere qualcosa di diverso
Dall'umano percepito non intrappolata
In un corpo in cui non si riconosce
Ma intrappolata in un corpo e
Se il risultato di un rapporto in
Divenire impossibile fosse la creazione
Di un altro essere umano che
Prima non c'era? Ecco
Si riapre il frattale di un'alterità
Che cammina nelle membra
Di un figlio, ma il tipo che porta a spasso
Il cane comunque non si accorge di nulla
Mentre io sono già entrato e
Uscito da sei corpi e sono diventato
Genitore e prole del marabù
Del cormorano e via e via
Via via queste regole dell'attrazione
E via via
Che cammino verso la stazione sulla
Via vedo una pasticceria
La evito come i cormorani
Quando rimangono invischiati
Nei petroli riversati in mare e non
Vogliono più incastrarvicisi ho
Perso voglia da
Quando ho visto Napoli gentrificarmisi
Tra i piedi ed ora guardo
Dolci senza gusto tutti uguali, quintali
Di sfoglie esibiti come lemmings
Morti appassiscono nelle vetrine
Te li mangi a colazione il lunedì e sanno
Di sabato e domenica, una crema di gloria ai
Muratori della glassa che voglion
Battere solo cassa
Non attacca la favella con me che ho
La voglia denudata di chi è arrivato
Allo schifo verso la Nutella
E all'improvviso da Gennaio basta panettone
Basta sfogliatella
Basta! Basta far passare questi cibi
Fatti male come mie passioni, soddisfo
Tosto il disio mio de quel dolciume
Ma se non ghetto satisfaction
Ho già capito che la via
Non è provare e riprovare
Ma provare ad ascoltare
Penso cammino senza musica in
Cuffia perché fa
La fine di brioche e pasticcini
Auricolari come porte che tutelano
Il rapporto coi
Vicini a cui non tengo più perché
Trattenere con la diga questo
Lago artificiale di
Attività emotiva in nome di una tranquillità
Che comunque il vicino non consegue e
Non ha mai conseguito? È ridicolo
Chiederebbe gentilmente ai moti tellurici di
Abbassare se si ricordasse che
Esistono e chiamerebbe la Polizia quando vede
Che non gli rispondono e non
Si fermerebbe a questo siamo entrambi
Insoddisfatti io e il vicino
Con la differenza che a me
L'insoddisfazione libera dal peso
Del conseguimento e dal dover
Pensare e dire "oh
Quant'è bella quella cosa" e
Divento estatico e
Leggero, mentre il vicino insoddisfatto
Se finisce i fattori esterni con cui
Prendersela si spegne
Come la musica a volume neanche così
Alto quando lui chiedeva di abbassare
Ed io continuo a camminare
Arrivo alla stazione insoddisfatto
E grato come un tanuki che non rivedrà
Mai più i suoi boschi e le sue montagne ed è
Costretto a stare trasformato in un umano a
Dire "grazie e buona sera" a
Coloro che gli hanno distrutto via le
Tane prendo il treno senza rabbia
Senza la minima voglia di combattere
Per i motivi che ho già indicato in scritti
Addietro e se non si capiscono poco importa
Tanto di voci ne senti già molte
Che ti dicon cosa fare e
Soddisfano il tuo bisogno di
Un'autorità mi siedo nei quattro sedili più
Vuoti, carrozza fredda
Che il riscaldamento mi uccide
La respirazione io
Il finestrino siamo sempre stati amici
Con lui non ho bisogno
Di sessioni di meditazione
Tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu
Tu tu tu tu tu tu tu tu tu
Il mio intestino batte come un cuore, segue
Il rumore delle ruote che sobbalzano
Il corpo e l'ambiente che
Si sincronizzano come coinquiline
Che prendono ad avere il ciclo negli
Stessi giorni e ne parlano tra di loro
Il treno è uno dei miei fiumi
E mi leviga come un suo sasso
E credo sia dovuto al
Mio spirito altromantico se quando appena
Mi rilasso nel panismo
Immediatamente mi distraggo e
Trasalisco nicotina
E dopobarba? Nicotina e dopobarba
Un odore combinato che mi innesca
Una rabbia non umana
Una voglia di starmene al mio posto così
Forte da piegare tempo e gravità
E diventare il tanto decantato buco nero
Che inghiotte mondi senza colpa
Né pietà ma non lo sono ancora: sono solo
Un passeggero con l'olfatto
Intatto che reagisce
Male al dopobarba e nicotina
Dopobarba e nicotina
Dopobarba e nicotina, dopobarba
E nicotina… Ew
Mentre lo scrivo e lo dico posso quasi
Percepirlo quell'odor di maschio
Alfa decaduto
Che mi puzza di vecchio come la
Vita di Prim and the
Fresh Prince è questo Gollum dunque? Il
Nemico più temuto dalla community
LGBT+? È subito chiaro che il
Maschio alfa è un asintoto
Una condizione-strato idealizzata cui tutti
Maschi beta tendono, e proprio per il
Fatto di cercare di arrivare all'alfa
Confermano la betaggine producendo la
Radioattività da maschio
Gamma che va oltre la tossicità
E ci vogliono i tempi di decadimento
Dell'uranio per liberarsene per
Questo divento maschio delta
Ovvero entro un intervallo da me
Deciso in modo da
Sfruttarne solo pochissime caratteristiche
E lasciare ai maschi eta, theta, zeta
Iota il compito
Di scarrettare via tutte le scorie
Da bar e da cantiere, che sono
Una costante come i maschi kappa
I quali non cambieranno mai
Nemmeno di fronte all'evidenza
Della fluidità propria e altrui
Mentre i maschi lambda sono
Poco interessati ad
Affermare la mascolinità e si concentrano
Nell'uso della cono-scenza in
Silenzio distruggendo strutture
Inaccettabili con la pistola a
Zero-gravità, passando sopra i maschi
Mu che di
Vuotezza imbarazzante muoiono ed i maschi
Ni che per esistere devono per forza
Dire l'opposto per risultare xi, incogniti
Come i maschi omicron che non hanno
Detto nulla e i maschi pi che
Sono chiusi in una stanza
A cercare numeri che li tengan
Distanti da bucarsi il cranio
A dispetto di un maschio rho
Che non vede l'ora
Di lasciare al maschio sigma
Il compito di manipolare
Ciò che pensa in un coito
Tanto equilibrato quanto circolo
Tortuoso dal quale il maschio tau si trasla
Perché sa darsi alla macchia
Quando tutto è troppo
Candido ed interviene upsilon a dire la
Sua sui cromosomi e le
Influenze che dovrebbero
Avere sui maschi phi e dai
Maschi chi ottieni solo risposte chiastiche
Un colpo al cerchio e uno alla botte
E parlo bene solo ai maschi psi che
Sono più che sensibili, sono sensitivi
E i maschi omega per quanto
Critici affilati sono speculari
Agli alpha e me li ricordano in continuazione
A fare gli alfabeti almeno occupo
Il tempo e non
Sento e mi dimentico i discorsi dei non
Morti che siedono negli scompartimenti
Adiacenti e borbottano la
Loro categorizzazione lo spazio mi vuole bene
Ed il trenino a cherosene
Finalmente arriva alla sua
Finale destin-stazione scendo a Cadorna
Sulle note di phantas ed organizzo la mia
Consciousness non in pattern
Che tornerebbero facendomi la
Patternale se non
Avessi un’immaginazione che non è inventarsi
Giù roba dal nulla ma
Percepire in assenza di, come
Dice il buon apache
E appena tocco la banchina tutti sentono
La musica che sento io ma
Da dentro e dove passo crescono rovi e Ginkgo
Biloba, i binari regrediscono a
Minerali più carbone
I cartelli e le infografiche si traducono da
Sole dal linguaggio dell'alienazione
A quello dell'alter
I treni svengono perché sono
Robot che hanno alle
Spalle troppi after ed io mi muovo
Lento come se nessuno mai
Avesse avuto fretta, la mia felpa parla
E distrugge le leggi del karma
La civiltà è un mandala
No, di più: la realtà è un
Mandala e a mandarla all'aria
Sono stati tanti e tante volte
È stata pazientemente ricostruita
Per questo io non spargo
Questa sabbia colorata
Ma aggiungo variazioni che possano rendere la
Geometria più complificata e allora
Via questi tornelli:
Li trasformo in tripodi rovesciandoli ed
I negozi di cibo per i
Viaggiatori sono torture per
I senzatetto che sono anche
Senza muri e senza
Pavimento ed io sono senza tante
Cose la cui assenza non mi definisce ed esco
Deflagrando foglie della
Stazione di interscambio che analogamente
A claustro si trasforma
Al mio passaggio ma non in blocchi neri
Sono più giardini di ferro
Il castello urlante di un
Idraul-ico e così sembrerei troppo
Cristaceo con antenne, carapace
E capace di cambiare la realtà
Con unicità e invece no, sono solo
Uno Yokai e se ti guardi
Attorno noterai altri ottomila Kami
Una parata di esseri paranormali che
Ti fanno un po’ impressione
Ma sono sempre stati lì
Accanto a te, ignorati
Ed ora chiedono soddisfazione no
Non chiedono soddisfazione, chiedono
Interazione no, nemmeno: non chiedono
Io non sopporto chiedere
Per questo rubo e non mi giustifico
Cammino serafico fino in piazza puntaspilli
Estraggo l’ago dal terreno e guarda
Come cucio la tua città del cappio
Come ibrido cassonetti della spazzatura
Con fontane originando spruzzi di percolato
Guarda come ti combino
Casa e giardino non bush-craft
Di siepi di pitosforo
Che diventano stanze singole
A prezzi proponibili, con
Letti di foglie e connessione
Di radici inclusa guarda
Come leggo con il filo rosso, verde
Giallo il palazzo di giustizia col
Deposito dei mezzi che finalmente
Diventano gli interi e nelle aule
Si martella un po di
Dinamismo guarda come mischio i locali
Dei Navigli coi Navigli
Che non saranno più canali
Ormai decorativi ma
Parte integrante di quello che bevi con
Gli stivali da pesca ben oltre i piedi ed
I cantieri con i parcheggi
Diventano campeggi, carteggi, partieri
Dove puoi giocare con le ruspe e mandi giù
I picchetti delle tende
Col martello pneumatico
Fermando il traffico per
Montare l’amaca fra due pali della
Luce forte questo ago!
Cuce insieme redazioni con la
Piccola e media ristorazione
E nascono le pause riunione dove
Grafici copywriters e art
Director hanno mezz'ora per decidere
Tutto spendendo tra
I 10 e i 15 euro e poi tornano in
Cucina a prepararsi pranzi e
Cene col telefono
Dimenticato in spogliatoio e poi
Ti assemblo insieme sia
Il castello che il Duomo che la circonvalla
Così si gira in macchina in una macro pista
A tema Medioevo e tardo Gotico con
La radio spenta e senza fretta nella penombra
Con lo sconforto rigoroso del suolo d'organo
Capisci? Io sono fatto così
Sono una persona solare
Pieno di gas che brucia e se
Ti avvicini devi saper resistere
Ad un calore fissile se no
Ti sciogli capisci? Io sono
Fatto così, sono come mi vedi sE
Mi vedi io sono fatto così, non te la
Mando certo a dire, ma non te la
Dico nemmeno io io sono fatto così
Sono come un cartone animato
Francese che descrive il
Corpo umano però in termini pata-biologici e
Intanto la città è cambiata: ho riempito le
Questure e le caserme di videogiochi
Così le forze dell'ordine sono più portate a
Rimandare gli impegni e chi viene trattenuto
Ha qualcosa da fare ho riempito gli
Ospedali di cuochi così si mangia
Per lo meno qualcosa di decente
Ho ripristinato i cabinati
Nei bar e nelle sale
Scommesse perché appunto, dai
Così almeno si gioca! Ho scambiato
Di posto il corpo docenti
E il collettivo, così, per
Vedere come funziona
Ed ho messo videogiochi negli uffici pubblici
Così almeno si gioca sì, lo so, forse
Ho messo un po’ troppi videogiochi
Però sono
L'unico punto di contatto tra le mie pause
Nel disegno e i momenti di astrazione
Super scriptati delle persone che
Si definiscono "cittadini"!
Questa non è la mia vita, questa
Non è la mia vita, questa non è la mia vita
Questa non è la
Mia vita, la mia vita è sempre altro
La mia vita è sempre altro
La mia vita è sempre altro!
Son finiti tutti i treni di ritorno
Vado a piedi mi lascio alle
Spalle una città cambiata, ma un tizio
Fresco fresco arriva, la guarda, dice:
"sì vabbè che sbatti" e la rimette
Tutto a posto come prima, poi
Mi si gira, mi si guarda e mi si dice "Oh
No bellissimo quello
Che hai fatto eh! Però la
Gente non avrebbero capito" poi
Ci mette dentro due vocaboli tipo
"la vita", "le certezze", mi fa il pat pat
Sulla spalla ma solo perché non può
Tirare un calcio ad una persona
Che gli sta girato di fronte, che
Lo ascolta mentre sta parlando, ed
Io che me ne stavo andando lo ascolto e
So già che non riuscirò a rispondergli niente
Perché è così per me: io non riesco a
Combattere per le cose che ho costruito
Io posso solo ricostruire continuamente le
Cose che mi vengono distrutte
È un tipo di energia
Diversa energia energia vocabolo
Abusato sì! E questo continua a parlare ma
Non lo sa che appena se
Ne va dall'altra parte io poi ricostruisco
Tutto questo è il mio
Modo di resistere, non riesco ad
Arrabbiarmi con queste persone
Magari un po’
Di fantasma delle scale e poi mi
Arrabbio quando torno a casa
Ci penso un po’ ma poi è solo voglia
Di rifare tutto daccapo: trials and error
Come nei videogiochi! Hai capito perché
Voglio metterci un po’
Di videogiochi qua dentro? Perché
Fanno capire un po
Certe meccaniche del fare, disfare
Arrivare a tre quarti del gioco e poi
Ti salta tutto e devi rifarlo
Daccapo: sono lezioni di vita
Lezioni di vita in partite
Da qualcosa che vita non è
Esattamente o sì? Comunque
Questo tipo qua era veramente fuori eh cioè
Per me è veramente fuori poi magari io per
Lui sono uno fuori non so cioè
Mai avuta la risposta pronta, mai ma
Poi anche se avessi avuto la risposta
Pronta, cioè, cosa succedeva? Ok, questo
Mi disfa tutto quello che io
Ho fatto e gli do
La risposta pronta e lui ride?
Cosa fa? Non lo
Fa più la prossima volta? Eh?
No, non lo fa più
No che non lo fa più, eh come no
Sì certo! A me comunque tocca di
Andare li e ritirar su tutto
"Tocca" è perché voglio
Però è strano veramente questi
Tipi che ti distruggono
Tutto e poi devi rifarlo, sì, a
Me sembran sempre tutti uguali, ma siccome
So che la ripetizione è differenza so bene
Che se una cosa mi sembra
Uguale a un'altra sono io, sono io
Che la sto rendendo uguale
E quindi ecco che cosa
Devo costruire questa volta