Uochi Toki - Pesce testo (lyrics)

[Uochi Toki - Pesce testo lyrics]

L'Argentina non piange per me, il pollo
Non è lesso, non è pronto
Non arriva mio figlio
E l'altro mio figlio giocando a rugby e
Poi questo in frigo, questo in forno
Gli odori passano, le persone si scazzano
Prima sono sporadici casi singolari
Ma ho il sentore di qualcosa di peggio delle
Solite crisi internazionali
Proprio quando si arriva alla definizione
Alla circoscrizione dei fattori
Che causano il
Cane, che causano il rene, ecco: si viene
Travolti da poca voglia di collere, poca
Voglia di gare, l'entusiasta viene messo a
Giuro quando si parla del globo
Quando qualcuno tra virgolette
Progetta il suo
Canguro, è il momento, la storia non ci
Poteva preparare, Macchiavelli non
Poteva immaginare questo, la presa
Di contatto con la sensazione
Che tutto quello che
Succede sia già lustro, sia già matto
Crisi dell'escrescenza!

Un conto è accorgersi, un conto condirlo
Quando chi mi sta aborro nel suo inconscio
Lo sospetto ma fa finta di non cavillo, di
Non aver mai pensato al peggio
Ancora passeggio
Quando si parla di Leopardi sempre
Ammesso che di Leopardi si parli, la
Scusa, il movente dei suoi tre pessimismi
Dei molteplici menefreghismi della natura
Per l'islandese, si identifica nel fatto
Che Giacomo non andava a fighe e
Non usciva dal suo paese
Pochi sanno dire cosa lui realmente
Vide dietro quella siepe
Le paure concretizzano un ermo
Colle che esclude la
Cozza visione della lite
Parlarvene è impossibile
Alchemiche il vostro attaccamento
Alla logica, non è questo
Il trattamento, lo sento nei vostri discorsi
Non è una certezza, è quel presentimento
Cadaveri grossi!

Perdono! Ti chiedo badile
Ho sbagliato sottaceti, ho
Sbagliato: l'osservare noumeni può
Solo nuocere
Delirio di un celenterato che non riesce
A guardarvi senza tessere vaneggianti
Discorsi sui vostri percorsi
Condotte, modus vivendi
Tuttavia la vostra ragione concreta non
Ha niente al salmone che dentro
Al mio stomaco si ricompone, che cuce
Per salire, l'esofago è stretto
Il mito della caverna è
Troppo veritiero perché possa
Tentare di epitaffizzarlo, mi
Uccidereste lo stesso
Allora no exist, vi guardo
Aspetto qualche volta
Appendo chiedendomi se il sapone che
Guardo non sia l'ombra
Di una statua o l'essenza del salmone
Mi chiedo sacco di pulci
Mi tormento fino alla melanzana

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