Winston_89050 - Come da Piccolo testo (lyrics)
[Winston_89050 - Come da Piccolo testo lyrics]
Come da piccolo
Spingo la cuffia più forte finchè
Non mi entra nel timpano
Non credo a quello che dicono
Se ancora in giro li becchi sempre che ridono
Forte grazie alla penna, no un bossolo
Faccio 'sta merda e la posto se posso
Della mia terra l'apostolo
Passa quel litro di rosso
Finchè manco i miei mostri mi riconoscono
Non faccio video da sopra una speedy car
Porto le storie da tensione di biblica
Quattro figli e una pensione minima
Ti guardo reagire ed è solo mimica
Faccio rap davvero
Non il pagliaccio anche se
Non mi piaccio davvero io e te
La differenza che c'è tra
Un guerriero e Guerrero
Nel cuore una casa e domicili vari
Anche in chilling ti senti ai domiciliari
Più che testi impegnati
Impregnati di alcolici vari
Bannati alla codici errati
Scusami, tu sei? Non sei super
Sei un figlio di papà
Annoiato alla Bruce Wayne
Metto l'anima dentro uno spartito
Di pagina all'Arima Kousei
Solo mi confesso ad un calamaio
Mentre diffido da un "Qua la mano"
Certe dici: "Basta dai, capitano"
Ma l'ansia non passa e precipitiamo
Spesso mi chiedi perché lo faccio
Perché ancora mi chiedo perché lo faccio
Perché se mi giro guarda che facce
Gli occhi implorano aiuto se tutto tace
Ho amici impulsivi come Begbie
Che trovano la calma nei bicchieri
Che non hanno sperato nel domani
E non sanno cosa hanno fatto ieri
Poi lo sguardo è perso come di
Chi guarda sotto un ponte
Partito da meno zero per questo il più forte
Se 'sta vita è guerra
In testa c'ho le flotte
Riempio il flute e poi chi se ne fotte
Lo stile è calabro come se
Carico un calibro a raffica
Ingurgito del Diplomatico
Penso meno diplomatico
Finché non sento soltanto rata ta ta ta ta
Mi prendo tutto
Anche ciò che non voglio e vomito
Perché la fame che porto è piu forte
Di quello che regge lo stomaco
Parlo col cuore poi patisce il fegato
L'errore il solito, il bicchiere il solito
Che alimentano dentro il mio animo
Pensieri orribili alla Raskol'nikov
Ti sento dentro se sei giù
Lo senti che dentro c’è il sud
Non è che che scrivo se voglio
Ho un mostro nella mano: Kiseiju
Solo mi confesso ad un calamaio
Mentre diffido da un "qua la mano"
Certe dici: "Basta dai, capitano"
Ma l'ansia non passa e precipitiamo
Spesso mi chiedi perché lo faccio
Perché ancora mi chiedo perché lo faccio
Perché se mi giro guarda che facce
Gli occhi implorano aiuto se tutto tace