Cali, Aleaka, Soul David - Venezia testo (lyrics)
CuoreNero
[Cali, Aleaka, Soul David - Venezia testo lyrics]
È ritrovarsi soli al buio e
Fuori il sole che batte
È rincrociare la fortuna nel
Momento in cui parte
È ritornare sulla Terra fra
I rifiuti di Marte
Senza più la convinzione di poter farne parte
Laureato all’Accademia della Rancia
A pieni voti
Con la nenia di fianco, a piedi rotti
Di chi tedia per avere l’aggancio
Tieni e morti, fieri e forti, ferri corti
È mai servito ostinarsi, ti ricordi?
Coi sassi nelle scarpe si fermano in molti
Chi cammina per inerzia, piedi sporchi
Pantaloni coi risvolti, Venezia
Questo è per dire che, ad ogni uomo
Questo è da un posto e chi respinge
Rigetta il proprio e ne accetta il costo
E in realtà non va mai via
Madre, ci sto provando
Ma col gelo al cuore e in cielo il sole
Non fa caldo
E non saranno le parole a scaldarlo
Non è un concetto, non so spiegarlo
Non saranno le mie suole
Consumate a far strada
Un fiore tra le scarpate a fare che cada
Agli occhi di chi non si fida
Non sarà una casa di vetrate a
Far chiaro sulla tua vita
E non è un cazzo, tra le cazzate
A renderti un uomo completo
Che senza un sogno concreto
Il top è uscire col nuovo completo
Col coro dietro e un cono nel didietro
Io c'ho il cuore di ghiaccio ma
Voi i piedi di piombo
Ché ad aguzzare la vista
Le bellezze del mondo
Non le godi un secondo, vedi solo lo sfondo
C’è chi la becca in faccia
Nel tempo d’un gesto
Per poi ritornare a casa
Con un nuovo complesso
Come c’è chi cresce presto
Io già a dieci anni ero un ometto complesso
E mi sembra di sbagliare
Di ricominciare ancora, così, illudendomi
E mi sembra di lottare e di
Conquistare tutto, o il nulla
Che c’è qui ad attendermi
E mi lascio trascinare dai miei pensieri
Mentre tutto resta immobile come ieri
Fuori il sole che batte
È rincrociare la fortuna nel
Momento in cui parte
È ritornare sulla Terra fra
I rifiuti di Marte
Senza più la convinzione di poter farne parte
Laureato all’Accademia della Rancia
A pieni voti
Con la nenia di fianco, a piedi rotti
Di chi tedia per avere l’aggancio
Tieni e morti, fieri e forti, ferri corti
È mai servito ostinarsi, ti ricordi?
Coi sassi nelle scarpe si fermano in molti
Chi cammina per inerzia, piedi sporchi
Pantaloni coi risvolti, Venezia
Questo è per dire che, ad ogni uomo
Questo è da un posto e chi respinge
Rigetta il proprio e ne accetta il costo
E in realtà non va mai via
Madre, ci sto provando
Ma col gelo al cuore e in cielo il sole
Non fa caldo
E non saranno le parole a scaldarlo
Non è un concetto, non so spiegarlo
Non saranno le mie suole
Consumate a far strada
Un fiore tra le scarpate a fare che cada
Agli occhi di chi non si fida
Non sarà una casa di vetrate a
Far chiaro sulla tua vita
E non è un cazzo, tra le cazzate
A renderti un uomo completo
Che senza un sogno concreto
Il top è uscire col nuovo completo
Col coro dietro e un cono nel didietro
Io c'ho il cuore di ghiaccio ma
Voi i piedi di piombo
Ché ad aguzzare la vista
Le bellezze del mondo
Non le godi un secondo, vedi solo lo sfondo
C’è chi la becca in faccia
Nel tempo d’un gesto
Per poi ritornare a casa
Con un nuovo complesso
Come c’è chi cresce presto
Io già a dieci anni ero un ometto complesso
E mi sembra di sbagliare
Di ricominciare ancora, così, illudendomi
E mi sembra di lottare e di
Conquistare tutto, o il nulla
Che c’è qui ad attendermi
E mi lascio trascinare dai miei pensieri
Mentre tutto resta immobile come ieri