Claver Gold, DJ West, Word - Fresco Di Lavoro testo (lyrics)
[Claver Gold, DJ West, Word - Fresco Di Lavoro testo lyrics]
Trigo-trigo
Gold One, K Rimini, burdèl, culo, W
Nessuno faccia più l’attore in questa scena
Duello con il vero è meno chi sbafa a cena
Moltiplica, tu perdi tempo
E personal rammarico
Diviso nel lembo di terre dal gusto antico
Est ed ovest, si muove a passo il rainbow
Se con il sole piove, gente che ci fa pena
Se sputtana sé stesso e non ne gode la balena
Non ne gode nemmeno 'sta scena oscena
O scendi o sali o pugnali alla schiena
Non vali, t'offendi se dopo non vendi
Sì, c’hai buoni intenti ma non te ne intendi
Noi abbiamo tremendi rimari stupendi
Dal buco del culo del rap non risplendi
Che cazzo pretendi? Do botte sui tendini
E tendi la mano ma, fra', non ci prendi sono
Fresco di lavoro
Mi fanno una poesia dalle voci del coro
Gli amici finti che curano il decoro
Per le fichette d'oro sono fresco di lavoro
Non appoggiarti, il blues è senza scusa
Potresti verniciarti il culo
Se non spacchi più il culo
Delle pugnette loro
Uelà, vecchi amici
Com'è che ci spacchiamo questa fama?
Si sa che siamo complici
Chi ha i complessi di
Inferiorità non lo acclama
Ma gli altri sono pronti
Come belve divoratrici tutti beat più freak
Viene fuori la bestia che sceglie col freak
Fuori dubbio che spinge più su
Ma uniti nel feat la fierezza raddoppio, tu
Fa' come ti pare
Io c'ho un vecchio pallino come
Un lupo di mare
C'ho l'istinto del vecchio cacciatore
Ma cerco dentro me esteso la pace interiore
Cosa ho speso, chi ho offeso
Con ’sto peso tanto atteso
Ritorno del W a Bolo
Occasione da prendere al volo
Come pesce al molo
Fresco di lavoro
Mi fanno una poesia dalle voci del coro
Gli amici finti che curano il decoro
Per le fichette d’oro sono fresco di lavoro
Non appoggiarti, il blues è senza scusa
Potresti verniciarti il culo
Se non spacchi più il culo
Delle pugnette loro
Madame et messieurs, Gold One je m'appelle
Altra faccia della costa, K Rimini, burdèl
Con me sulla traccia spaccia swing sul ring
Niente king ci s’abbraccia
Non m'importa molto se da te si spaccia
Ho girato coi fucili tipo caccia
Bombardieri, caccia, è dura la pellaccia
Ho un freddo dentro, quasi mi ghiaccia
Schiaccia mosche e va' in cerca di draghi
Io afferro le bacchette, chiamami Miyagi
Aghi di paglia dentro la mia stalla
Mi spingi verso il basso con
La mano sulla spalla
Adesso balla, futura la pala
Al tuo concerto di fieno una balla
Se tieni una balla da me si dice falla
Le rocce vanno a fondo
Lo sai chi resta a galla? (Tu)
Fresco di lavoro
Mi fanno una poesia dalle voci del coro
Gli amici finti che curano il decoro
Per le fichette d'oro sono fresco di lavoro
Non appoggiarti, il blues è senza scusa
Potresti verniciarti il culo
Se non spacchi più il culo
Delle pugnette loro