Claver Gold, Rancore - Il meglio di me testo (lyrics)
[Claver Gold, Rancore - Il meglio di me testo lyrics]
R-A-N-C-O-R-E (Claver Gold)
Ritorna in ballo la mia malattia, bella mia
Il vento ci ha spazzato via
Noi che scappavamo lungo strade di periferia
Chiamala canzone, oppure storia
Chiamala poesia
Perdo fiato a 100bpm di tachicardia
Attacchi di panico, malinconia
Tiro giù le tapparelle e metto
Al minimo la suoneria
Danzo sopra un ago, crisi di agorafobia
Per guardarmi veramente dentro
Servirebbe un'autopsia mama, cambia la trama
Ricoprimi di nuovo sotto frasi di lana
Il freddo entrava in casa
Come sbirri in borghese
Le mie mani eran tese verso la tua sottana
Alle sette del mattino sbocco il vino
Delle venti e accuso pugnalate
Puttanate, soffermate, Serenase, serenate
Io non mi sentivo più a
Mio agio ed arrivò l'estate
Ora che la vita ci ha
Tradito dimmi come state
Ora che la vita ci ha
Tradito dimmi come state
Ora che la vita ci ha tradito dimmi come
Posso fare a dare il meglio di me
Sono rimasto solo in casa a domandarmi perché
Siamo arrivati sopra al cielo
E il paradiso dov'è?
Il suo sorriso non c'è, il paradiso dov'è?
E dimmi come posso fare a
Dare il meglio di me
Sono rimasto solo in casa a domandarmi perché
Sono tornato nell'inferno per sapere com'è
La vita senza di te, lo vuoi sapere com'è?
A volte penso
Dovrei dare solo il peggio di me ma qui
Peggio di così non c'è più un cazzo di niente
Ci siamo già mandati a fare
In culo ognuno per sé
In verità ero già sboccato
Si ma ora che ho sbroccato totalmente
Vorrei dare meno impegno cerebrale nei testi
Essere il primo a dire che gli sta
Sul cazzo chi fa il saggio
Dando più spazio a qualche
Parolaccia in questi versi
Avremo l'illusione poi di esprimere
Meglio il disagio parlare come a vuoto
Questa lingua è ormai una vipera
Ma ti incontrassi in giro giuro
In gola avrei un nodo dirtelo con una foto
Piangere nel condividerla
Perché non condivido neanche il farsi le foto
E nulla porta nostalgia più dei luoghi
Di un ricordo che ti parla
Ogni fotogramma sembra un déjà vu
E nulla porta ipocrisia più della poesia
Che appena dici di farla già
Non la stai facendo più
Io non vedo che la pista è facile la guardo
C'è una gara intensa ed
Una fretta che imperversa
E nella corsa che i pensieri
Fanno verso il traguardo
Non c'è niente da fare, resti sempre in testa
In testa, non c'è niente da fare
Ora che la vita ci ha tradito dimmi come
Posso fare a dare il meglio di me
Sono rimasto solo in casa a domandarmi perché
Siamo arrivati sopra al cielo
E il paradiso dov'è?
Il suo sorriso non c'è, il paradiso dov'è?
E dimmi come posso fare a
Dare il meglio di me
Sono rimasto solo in casa a domandarmi perché
Sono tornato nell'inferno per sapere com'è
La vita senza di te, lo vuoi sapere com'è?
Com'è? Com'è?
Il nonno ci raccontava spesso la
Storia di suo fratello
Non era arrabbiato con lui
Non più perlomeno, visti gli anni passati
Suo fratello lo ha abbandonato
Nel momento in cui
Lui e sua madre ne avevano più bisogno
Non mi ha mai detto perché
Ma io sapevo che non era mai a
Casa perché girava il mondo per lavoro
Quello che mi ha detto, però
È che ciò che affrontiamo ci
Mette davanti ad una scelta
E sono le nostre scelte, giuste
O sbagliate che siano
A fare di noi ciò che siamo
Abbiamo tutti la possibilità di
Fare la scelta giusta
E lui ha scelto la parte migliore di sè