Claver Gold, D-Ego - La Notte Del Geko testo (lyrics)
[Claver Gold, D-Ego - La Notte Del Geko testo lyrics]
Io resto fermo mentre tutto lentamente frana
Sempre puntuale ad ogni
Appuntamento: meridiana si meditava
Quando si stava fermi con
Gente che non lottava
Ora Davide dice di salire di un'ottava
Lava, che mi sgorga dagli occhi come la bava
In bocca nelle notti sono il Pava-
-Rotti, Sole mio stagli in fronte a
Lei che se la cava
Anche senza me mi odiava mio Dio cavami
I bulbi se poi peccherò di nuovo
Io che non so mai dove mi trovo
Ovolollo come Brain my brò, o no?
Io corro veloce come il vento Claver Bolt
Hardcore? no grazie, porno soft
La Roche chi? scusa, Lara Croft
Nessuno, sì, proprio Gold One
La pace di Miyagi e l'umiltà di Daniel San
Risultato di esperienze da schifo
Che trasformano Mr nessuno in Mr sei un mito
Questo è il suono vero pochi cazzi
Voi recitate salmi quando arrivo coi ragazzi
Prendo solo la voglia di
Non ritornare e scappo
Che dove sono sembro cieco non
Si vede un cazzo è un porno giappo
Ora strappo l'acino del male
Via dall'ultimo grappolo
Rap polo freddo da solo mò sfratto
I demoni che fuggono di scatto
Ero arreso teso e loro mi hanno reso pazzo
Matto fatto atto primo rimo adatto
Ad ogni buffet sul bus le cuffie
Le vostre truffe buffe fanno l'eco
Risate grasse è la notte del geko
Segreto violato da voci sottili
Spiegami chi muove quei fili, vili
Corpi vuoti pieni di se
Lei sbatte forte contro di me
Io scoglio tu sei un mare d'orgoglio
Insieme siamo un salice spoglio ti voglio
Risultato di esperienze da schifo
Che trasformano Mr nessuno in Mr sei un mito
Questo è il suono vero pochi cazzi
Voi recitate salmi quando arrivo coi ragazzi
Che poi di rap ne ho
Sentito già parlare tanto
Come ragazzi che cercano ragazze che
Stan cercando un altro
Vivo in alto, muoio in basso contrappasso
In gola c'ho un nodo e nello stomaco un masso
Vieni? Passo, non voglio uscire
Magari ci vediamo ad Aprile
Quando il sole scalderà di
Nuovo la mia finestra
Forse finalmente scioglierà la neve
Che ho in testa
E sarà calma piatta piccola favola
Solo in spiaggia, il mare e una tavola
Amavo la ressa ad Agosto che
C'era giù in Riviera
Sboccare da in piedi il sabato sera
Era la voglia di sentirsi ancora liberi
Giovani ibridi, vento, brividi
Scrivimi due righe nel frattempo
Avrò un ricordo
Ora sto partendo se vuoi puoi salire a bordo