Claver Gold, Murubutu - La rana e lo scorpione testo (lyrics)
[Claver Gold, Murubutu - La rana e lo scorpione testo lyrics]
Fondale di quest'acqua scura
Il sole batte su ninfee quasi in fioritura
Dalla radura accanto spunta una strana figura
Ed io ho già paura della sua natura
Un raggio batte sui miei occhi
Caldi a metà maggio due frasi
Poi il coraggio folle di dargli un passaggio
Uno scorpione sulla schiena come un tatuaggio
Con l'impressione fissa che
Sarà l'ultimo viaggio
Respiro piano mentre scendo
Lento dalla fronda non vedo il fondo chissà
L'acqua qui quant'è profonda il primo passo
Poi una goccia di sudore gronda
Non vedo neanche quanto sia
Distante l'altra sponda
Un'onda sposta i nostri corpi
In equilibrio tra
Fiducia, vita, convinzioni e generosità
Sono sicuro che l'audacia non mi basterà
Per arrivar di là e sono già all'aldilà
A metà strada poi di
Colpo un colpo m'avvelena
Morte di tutti i sensi e
Un aculeo sulla schiеna
In due secondi do il saluto alla vita terrеna
Questa è la sua natura
Il resto è la mia pena
Ogni emozione è come sabbia se in mano a me
La tengo stretta tra le dita e mi scappa
La delusione si fa rabbia notando che
La linea della vita al palmo si strappa
L'aspettativa ha un prezzo amaro e costa caro
E qui purtroppo non si parla di denaro
Io mi riparo nel riflesso di un'impressione
Fiducia ed ossessione: la rana e lo scorpione
Una goccia che cade da una foglia d’abete
Turba la quiete
Di uno specchio d’acqua che pare di
Stoffa e ne piega le sete io che mi fermo e
Contemplo due rive identiche
Non posso avanzare d’un metro
Lo stagno vibra d’onde concentriche
Un raggio di sole riscalda la pace dell’humus
Screzia le placche calde del
Mio carapace scuro
E io che non salto, non volo
No non trapasso le onde
Sarà una rana a farmi da Caronte
Qui fra sponde e sponde
Ammesso e concesso il dubbio
Che è espresso adesso
Non sa che non sono cattivo e spesso
Il primo a temere me stesso
Perplessa mi carica la bestia che gracida
Siamo sicuri non conosca già la
Fine tragica in pratica?
Ma mentre nuota tesa qua e nell’acqua va
Spingo regole e remore giù
Dalla pelle verde dell'essere
Qui non valgono no norme le
Le leggi o etiche man
Le spingo veleno dal mio organo
Erettile giù nelle molecole
Mi disse: "Che hai fatto? Tu
Avevi giurato il contrario!"
Come hai fatto a fidarti di chi
Promette con la mano sul calcio?
Mentre affondiamo puntiamo gli abissi, sì
Di ogni promessa leggi i confini del
Tutto e soprattutto gli omissis
Ogni emozione è come sabbia se in mano a me
La tengo stretta tra le dita e mi scappa
La delusione si fa rabbia notando che
La linea della vita al palmo si strappa
L'aspettativa ha un prezzo amaro e costa caro
E qui purtroppo non si parla di denaro
Io mi riparo nel riflesso di un'impressione
Fiducia ed ossessione: la rana e lo scorpione
Ue, fratello Claver! Qui fratello
En?gma ce l'hai fatta a caricare un po' di
Questa robetta vecchia, eh? Roba che profuma
Di storia dai, mandane un'altra, vai