Kenzie Kenzei, Claver Gold - Necessità testo (lyrics)
[Kenzie Kenzei, Claver Gold - Necessità testo lyrics]
Nuova terra splendida
Afferra 'sta canzone che può darti
Riparo se fuori nevica
E quando uscirà il sole
Rimarranno solo le parole in rima
Sciolte insieme alla brina sopra le viole
Tu non ci credi ma 'sta
Pantomima che parlo con
Le canzoni è sempre stato un mio handicap
Freno la tentazione spinto
Dall'istinto della ragione
Ma è il cervello che cancella
Il cuore non dimentica ci siamo spenti là
Quando ogni giornata che passava
Era sempre più identica
E adesso che mi volto corro controvento
Contro il tempo ma ti ho davanti agli occhi
Pure mentre sto dormendo
Tu che eri la mia luce e
Adesso intorno è tutto nero
Nessuno che mi cuce sulla
Pelle il mio sentiero
La tua assenza che produce
Ogni giorno 'sto veleno
E capire che è vero non
Riduce il mio desiderio
Ti ho regalato una canzone
Che ti ha riparato sotto quell'acquazzone
Di parole finte in mezzo a mille persone
Che ha provato a soffocare il
Nostro tizzone di verità
Io che t'ho fatto da bastone
Quando scivolavi tra perdono e rancore
Ho lavato dalla mia pelle
L'odore della passione
Per dimenticare il tuo nome, necessità
Tu resti muta di fronte al cielo che muta
Tu sei l'urgenza di sempre
La mia esigenza assoluta
Sei fantascienza venuta dal cielo
Poi dissoluta nel gelo
Sceso a Parigi che porta noi sottozero
Caduta in basso tra gli uomini vili
Tenuti in piedi da fili lunghi e sottili
Come discorsi con cui mi raggiri
Come vinili mentre perdevo via chili
Ancora quei baci infantili
Sono rapporti senili
Barili di tufo greco per
Non badare allo spreco
Che ora mi tuffo nel bieco profondo
Grido e arriva solo l'eco
Tu vieni meco, saprai guidarmi da cieco
Io anche se steso sul suolo
Saprò ammirarti di sbieco
Saprò spiegarti il magico
Segreto di quest'unione
Saprò levarmi di dosso l'odore della passione
Di perversione, pressione, di trasgressione
Scissione di corpi uniti dal fato stretto in
Un fiato rubato che fa
Ti ho regalato una canzone
Che ti ha riparato sotto quell'acquazzone
Di parole finte in mezzo a mille persone
Che ha provato a soffocare il
Nostro tizzone di verità
Io che t'ho fatto da bastone
Quando scivolavi tra perdono e rancore
Ho lavato dalla mia pelle
L'odore della passione
Per dimenticare il tuo nome, necessità
Questi accordi suonano dalle tue mani
I ricordi non se ne vanno
Altrimenti non sarebbero tali
Non rimarrebbero attuali per la
Mia testa immortali, per il mio cuore rivali
Tu che sei il sangue tra questi squali
Rimani la mia sirena nei mari, la mia pena
I miei mali
Canto che mi spinge verso rotte inusuali
Che mi costringe a starti accanto
Ogni volta che mi richiami
Che stringe legami, lega le mani
Leviga brani brami per travestire quest'onda
In uno tsunami
Che affonda il mio sguardo fisso
Nell'abisso degli esseri umani
Più mi avvicino, più t'allontani
Non ti vedo più, beffo il destino
Mentre tu plani stai cadendo giù
Togli quella mano dal grilletto
Arriva l'alba e scappo dal tuo letto
Fuori fa freddo ma mi va bene lo stesso
Apro piano la porta d'ingresso ma arrivi tu
(Ma arrivi tu, ma arrivi tu, ma arrivi)
Ti ho regalato una canzone
Che ti ha riparato sotto quell'acquazzone
Di parole finte in mezzo a mille persone
Che ha provato a soffocare il
Nostro tizzone di verità
Io che t'ho fatto da bastone
Quando scivolavi tra perdono e rancore
Ho lavato dalla mia pelle
L'odore della passione
Per dimenticare il tuo nome, necessità
Weirdo on the beat, you know what I'm sayin'
Crazeology