Moonloverz, Kenzie Kenzei - Delirium testo (lyrics)

[Moonloverz, Kenzie Kenzei - Delirium testo lyrics]

E’ un cazzo di manicomio
L'unica via d'uscita qui è cosparsa d'olio
Ho idee malsane
Accartocciate nel mio portafoglio
Mani colanti sulla carta, "Spada armami"
Se il fine giustifica i mezzi
Dei mezzi barbari
Gabbie vuote, i matti sono tutti in strada
Calpestano i bigotti tipo samba brasiliana
Mas Que Nada
Mi sento come il moro alla Quintana
Mal che vada saran gli
Eretici a bruciare Torquemada
Eppure il caos c'è, segue il suo ordine
Il divino insorgere? Nah, rimarrà polvere
Non c'è movente, è la pazzia a renderci unici
Silenti a mo di ictus, fix it coi barbiturici
Siamo in delirium
Testi su di schemi complessi
Nervi scoperti, fili di alluminium
Guai a guardarci dentro
Abbiamo l'ego forsennato
Tornato all'ottocento in moto
Poeta scapigliato

Questa stanza è grigia come la mia valigia
Sotto il letto che non disfo da una vita
Queste coperte che mi fanno da battigia
E se ho le braccia conserte
È colpa di questa camicia
Già da un po' che non so dove sei
Con chi vivi
Guarda mo come sto, sempre sotto sedativi
Pensieri spazzacamini, vorrei un altro shot
Ma è solo un altro elettroshock, Alda Merini
Meri rimedi al mio cervello in avaria
Te l'ho detto che è un macello
Se mi vedi scappa via ho finito l'energia
Questo suono è la mia scia
La mia vita è un manicomio
Quindi qui sto a casa mia
Senza "ma", senza "se", senza alcun perché
Studio le mappe per l'isola che non c'è
Affetto dagli spasmi
Il processore è andato in crash
Mentre convivo con i miei fantasmi, John Nash

Ma i matti sono tutti in strada
Io resto qua fuori dai radar
Ma i matti sono tutti in strada
Io resto qua fuori dai radar

Io guardo storto
Tu prova a guardami storto quando passo
Rispolvero un linguaggio adatto e
Vi attaccate al cazzo
Ci metto cuore, cervello, coglioni e parto
Scappo più forte delle catene
Attaccate al tacco
Delirio, mi muovo e quasi tremo ad ogni bivio
Ti pago un drink finché non ti deprimo
Un altro giro barman, resto schivo, Rainman
Rubo i codici d'accesso e sto fuori dai radar
Il cielo muore un'altra volta sulle feste
Drogati di un suono che muove teste
Facciamo i botti
Conservateci i lingotti come se piovesse
Lasciamo ciocche sulle tombe, Oreste
Quindi fuggite se sentite la sirena
E non è mica il canto magico di Ulisse, frena
Noi non sogniamo stelle e strisce
Strisciamo sotto stelle che parlano
Con le bisce

Io che non ragionavo ho preso il
Volo un po' più in alto
Con gli occhi sull'asfalto
Bendato dai ricordi come nessun altro
Ho sciolto i nodi in gola
Ed anche quelli in petto
Se uso gli occhi adesso è
Solo per guardarmi dentro getto le corde
Slego i pensieri poi li scaravento
Semi di follia in picchiata
Dove porta il vento
Col fiore del male nell'occhiello
Sempre di notte
Dal buco dell'ombrello mi sciacquo la fronte
La sfondi questa porta
Dove non cresce l'erba?
Io lascio i sogni a terra e poco importa
Vestito elegante in giacca e camicia di forza
La mia strada è contorta
Quale vita di scorta?
Salita nell'ombra, la logica ingombra
La mia faccia racconta una visione distorta
Lo vedi dall'orma, lascio la mia impronta
Tu dai che poi torna, non sei solo stavolta

Ma i matti sono tutti in strada
Io resto qua fuori dai radar
Ma i matti sono tutti in strada
Io resto qua fuori dai radar

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