Moder, Sick Budd, JYB - Appena posso me ne vado testo (lyrics)

[Moder, Sick Budd, JYB - Appena posso me ne vado testo lyrics]

Se il mio sangue mi lasciasse stare
Se 'sta stanza sapesse parlare
Più che casa sembra nidi d'ape
I muri son sottili, ci posson toccare
Spiega le ali per precipitare
Bravi, bravi, state lì a guardare
Poca erba nei tacchetti, solo fango
Con maglie di Messi e di Ronaldo
Ah, cinque contro cinque con il pressing alto
Condannati a farsi a pezzi
Non si fischia il fallo fammi un fischio
Vengo giù dalla cassa Bluetooth
Un tipo con l'autotune che parla del barrio
È la fine quaggiù al capolinea del bus
Porta al collo Gesù come un guinzaglio
Odore di ragù dalle finestre
Qualcuno non c’è più, la pula se lo prende
Cosa cambia se agli schiavi metti le manette?
Se gli occhi della strada brillan come perle
Lei sta sola ed esce poco
È il sole a dicembre
Ne ha prese così tante, teme le carezze
Sorride a quelle bestie anche se non vorrebbe
Perché un cane bastonato mostra
I denti sempre
Si dice passerà ma sa già che mente, yeh
Testa dentro che qua fuori non c'è salvagente

Solo filtri e accendini e 'sti palazzi grigi
Sei la copia sputata del posto dove vivi
Le grida dei vicini, topi nei condomini
Sei la copia sputata del posto dove vivi

Qui si dorme troppo poco per fare dei sogni
Da cattivo a buono bastan due secondi
Stesso luogo, stessi posti
Stesso odio che suda dagli occhi
Solo soldi, solo soldi
Vogliono una fetta, non solo due morsi
Solo soldi, solo soldi
Vogliono una fetta non solo due morsi

Senti la domenica dalle campane
Vieni a pranzo, è tutto apparecchiato
I bambini giocano per le scale
Dalle finestre gli echi del mercato
Le camicie appese sanno di stirato
Giuro, appena posso me ne vado
Il vento ci avvisa, arriva il temporale
Niente blu nel cielo, l'hanno cancellato
Le dita bagnate, i segni della croce
Troie in tangenziale
Spegni questa cazzo di canzone
Il futuro è li che tace
Per te fabbrica e sudore nel nome del Padre
Del Figlio e della disperazione
Tutto scritto in faccia dall'inizio
È una premonizione
Indossa il tuo sorriso più figo
Ridi dell’orrore qui dove il canto del cigno
Non ha più una voce
All'ultimo piano del paradiso
Senza l'ascensore

Solo filtri e accendini e 'sti palazzi grigi
Sei la copia sputata del posto dove vivi
Le grida dei vicini, topi nei condomini
Sei la copia sputata del posto dove vivi

Qui si dorme troppo poco per fare dei sogni
Da cattivo a buono bastan due secondi
Stesso luogo, stessi posti
Stesso odio che suda dagli occhi
Solo soldi, solo soldi
Vogliono una fetta, non solo due morsi
Solo soldi, solo soldi
Vogliono una fetta non solo due morsi

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