Moder - La volpe e l'uva testo (lyrics)

[Moder - La volpe e l'uva testo lyrics]

Quattro di sera
Di fine dicembre

Io vi ho tutti qui vicini vivisezionati
Che quando scrivi non vivi
Dividi tutto in frasi
Oh sì, mami, nocche rotte al freddo
Zero gradi
Nascosti nei giubbotti occhi rossi
Un po' ossidati
Ostinati a stare tra i detriti
In mezzo ai casi umani
Gomme dei motorini tracciavan
Confini immaginari
Pomeriggi scanditi da quei CD graffiati
Tentativi falliti, noi marciti emarginati
Ve lo sareste immaginati
Che un giorno non ci saremmo quasi salutati?
Ci siamo abituati
Il destino muove fili e a noi ci ha slegati
Più che fratelli, meno che amici


Ci siamo capitati
M'hai detto: "Ti ho visto in tele'
È stato bello" ma era meglio quando la
Notte faceva da mantello
Stanotte il CD nello stereo è ancora quello
Il resto è diverso
L'anima ha le toppe, il tempo lascia il segno
Ancora appresso al rap come quindici anni fa
Qualcuno c'ha l'azienda, qualcuno la felicità
Qualcuno fa ancora i festini ad MDMA
E Marco come sta? E Andre dove sta?

È strano, spesso ci chiediamo dove andiamo
Ma il tempo passa presto e non andrai lontano
Cazzo, sono le quattro, parla piano
Sto sopra i marciapiedi che
Sanno come mi chiamo
È strano, spesso ci chiediamo dove andiamo
Ma il tempo passa presto e non andrai lontano
Cazzo, sono le quattro, parla piano
Sto sopra i marciapiedi che
Sanno come mi chiamo

Tu metti tutto in replay
Pure la cotta per lei
Arerò le ossa dei morti, William Blake
May day, mi sono perso
Dentro a questa nebbia torno a casa presto
Ora che c'ho qualcuno che mi aspetta
Ha ragione lei, non sono mai cresciuto
Mic a muso duro
Per rubarvi il posto che non ho mai avuto
Tremila gradi Fahrenheit, le barre le chiudo
Rima dopo rima la voce gira, sai cosa sputo
L'hai saputo
Nico è uscito, è stato anni in cura
Martina l'ha lasciato, non riusciva
Era troppo dura
Non credere a nessuno, specie quando giura
Non chiedere troppo alla vita
La volpe e l'uva sono le quattro e diluvia
Non so che chiedere ho raccolto i dubbi nei
Bordi di un posacenere
Questa è per Ivan che era già un ometto
Cresceva suo fratello e sorrideva
Preparato al peggio

È strano, spesso ci chiediamo dove andiamo
Ma il tempo passa presto e non andrai lontano
Cazzo, sono le quattro, parla piano
Sto sopra i marciapiedi che
Sanno come mi chiamo
È strano, spesso ci chiediamo dove andiamo
Ma il tempo passa presto e non andrai lontano
Cazzo, sono le quattro, parla piano
Sto sopra i marciapiedi che
Sanno come mi chiamo

E Marco come sta? Filo dove sta?
Ci vediamo presto se Dio vorrà
Andre come sta? Luca come sta?
Ci vediamo presto se Dio vorrà

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