Ringo Bros - Portami Via testo (lyrics)
[Ringo Bros - Portami Via testo lyrics]
Fatti due domande, le risposte son nascoste
Il danno qua è gigante e quel
Coltello sta dietro il tuo poster
Gocce di sangue, urla, percosse
Il vicino si insospettisce
Ti disturba e riordina le mosse
Nascondere un corpo, no
Non è un colpo di tosse
Non mischi i rischi nel roster
No dischi e artisti su posse
Non è accettare il lastrico
E quindi scavare fosse
E nemmeno vivere il panico in
Stanza con Jodie Foster
Immagino madido sulla fronte
Sono sempre apatico e strascico tra le ombre
È un volo pindarico sopra le forche
Reggiti forte se basta un attimo e i
Corpi cadono come mosche
Misantropo, fanculo a ogni supporter
A me del vostro bene placito non me ne fotte
Per me è fantastico stare
Nel baratro a comporre
Finche il rammarico da rancido diventa dolce
Credo che la colpa non sia mia
Temo che a sto punto mi serva
Un freno, cullato da questa follia
Che mi porta via, che mi porta via
Spero che la colpa non sia mia
Tremo, prima che il corpo avverta
Il gelo, cullato da questa follia
Che mi porta via, che mi porta via
Io sono il risultato di rabbia e rancore
Bevo litri di curaro e mi sazia
Il sapore amaro che raschia feroce
Mi squarcia l’addome il fiato manca e pago
L’ansia che mi schiaccia
Il cuore e che parla a mio nome
E non mi passa il dolore
Nè mi basta il tuo amore
L’odio mi abbraccia finchè il
Diaframma mi esplode
Una carcassa su un pentagramma di note
Usando come arma la voce
Sono la comparsa che strappa il copione
Sto fuori standard
Non mi riguarda chi poi ricambia
Se la mia vita è un’alba dove manca il sole
Odio sta farsa, fanculo al karma
Io sto sui cavi dell’alta tensione
Non scrivo all’acqua di rose
Se cerchi un cantastorie guarda altrove
Io sto sotto l’acquazzone
Con il mio umore che traballa
Fra calma e orrore pascal docet
Credo che la colpa non sia mia
Temo che a sto punto mi serva
Un freno, cullato da questa follia
Che mi porta via, che mi porta via
Spero che la colpa non sia mia
Tremo, prima che il corpo avverta
Il gelo, cullato da questa follia
Che mi porta via, che mi porta via
La gente impazzisce e non si
Capisce se ha l'attrito
Per stirare sulle strisce chiunque
Dal proprio mito al fallito
Si trovava sul posto senza un invito
A volte sono uno stronzo
Pure senza alzare il dito
E non mi spiego se è dovuto a depressione
Educazione
A quel dannato buco che leva l'ispirazione
Tu puoi chiedere agli altri
E cercare la soluzione
Perchè io non parlo a fatti
Ma a tratti faccio parole
Preda degli eventi, una sega negli esempi
Se volevo bere alzavo il gomito
E cambiavo i tempi non sono bravo a dare un
Solo senso agli argomenti
Perchè speravo almeno in un
Paio di intelligenti
Che capissero perchè sto ad un
Palmo dalla Pop Killer
Mi dissero che l'odio qui parla dalle pupille
Non mi fanno più effetto le
Bottiglie o le pastiglie
Le mie pare c'hanno un letto
E sanno allacciarsi le stringhe
Il danno qua è gigante e quel
Coltello sta dietro il tuo poster
Gocce di sangue, urla, percosse
Il vicino si insospettisce
Ti disturba e riordina le mosse
Nascondere un corpo, no
Non è un colpo di tosse
Non mischi i rischi nel roster
No dischi e artisti su posse
Non è accettare il lastrico
E quindi scavare fosse
E nemmeno vivere il panico in
Stanza con Jodie Foster
Immagino madido sulla fronte
Sono sempre apatico e strascico tra le ombre
È un volo pindarico sopra le forche
Reggiti forte se basta un attimo e i
Corpi cadono come mosche
Misantropo, fanculo a ogni supporter
A me del vostro bene placito non me ne fotte
Per me è fantastico stare
Nel baratro a comporre
Finche il rammarico da rancido diventa dolce
Credo che la colpa non sia mia
Temo che a sto punto mi serva
Un freno, cullato da questa follia
Che mi porta via, che mi porta via
Spero che la colpa non sia mia
Tremo, prima che il corpo avverta
Il gelo, cullato da questa follia
Che mi porta via, che mi porta via
Io sono il risultato di rabbia e rancore
Bevo litri di curaro e mi sazia
Il sapore amaro che raschia feroce
Mi squarcia l’addome il fiato manca e pago
L’ansia che mi schiaccia
Il cuore e che parla a mio nome
E non mi passa il dolore
Nè mi basta il tuo amore
L’odio mi abbraccia finchè il
Diaframma mi esplode
Una carcassa su un pentagramma di note
Usando come arma la voce
Sono la comparsa che strappa il copione
Sto fuori standard
Non mi riguarda chi poi ricambia
Se la mia vita è un’alba dove manca il sole
Odio sta farsa, fanculo al karma
Io sto sui cavi dell’alta tensione
Non scrivo all’acqua di rose
Se cerchi un cantastorie guarda altrove
Io sto sotto l’acquazzone
Con il mio umore che traballa
Fra calma e orrore pascal docet
Credo che la colpa non sia mia
Temo che a sto punto mi serva
Un freno, cullato da questa follia
Che mi porta via, che mi porta via
Spero che la colpa non sia mia
Tremo, prima che il corpo avverta
Il gelo, cullato da questa follia
Che mi porta via, che mi porta via
La gente impazzisce e non si
Capisce se ha l'attrito
Per stirare sulle strisce chiunque
Dal proprio mito al fallito
Si trovava sul posto senza un invito
A volte sono uno stronzo
Pure senza alzare il dito
E non mi spiego se è dovuto a depressione
Educazione
A quel dannato buco che leva l'ispirazione
Tu puoi chiedere agli altri
E cercare la soluzione
Perchè io non parlo a fatti
Ma a tratti faccio parole
Preda degli eventi, una sega negli esempi
Se volevo bere alzavo il gomito
E cambiavo i tempi non sono bravo a dare un
Solo senso agli argomenti
Perchè speravo almeno in un
Paio di intelligenti
Che capissero perchè sto ad un
Palmo dalla Pop Killer
Mi dissero che l'odio qui parla dalle pupille
Non mi fanno più effetto le
Bottiglie o le pastiglie
Le mie pare c'hanno un letto
E sanno allacciarsi le stringhe