Roggy Luciano, Soft The Brainstorm - Cosimo testo (lyrics)
[Roggy Luciano, Soft The Brainstorm - Cosimo testo lyrics]
Se scruti attentamente la sua sagoma la vedi
Lui ha scelto di non scendere
A patti se glielo chiedi
Ti risponde che ha deciso di
Non tornare coi piedi giù!
Tra i tetti più alti dei grattacieli
Se scruti attentamente la sua
Sagoma ti chiedi
Quale sia poi la vera prigionia
La sua promessa vincolante
Oppure la vita che stai facendo tu!
Da quell'altura si vedeva tutto
A debita distanza vi stava il lusso dei
Più nobili per discendenza
In un quartiere di grandi
Ville grandi abbastanza
Da intrattenere i principi al
Sicuro stanza dopo stanza
Ma c’era uno di loro cui
Stava stretta la camicia abbottonata
La rigida etichetta
Quella vita agiata nei sogni di molti
L'avrebbe barattata per aria meno viziata
Nei suoi nuovi giorni
Un rapporto famigliare molto conflittuale
Come il temperamento di sua madre militare
Il padre uomo all'antica, nome e tradizione
Pativa il rifiuto del figlio come un disonore
E un giorno a cena un’ordinaria discussione
Divenne un'eccezione che nessuno da
Allora scordò più
Quando Cosimo salì sul tetto
E pronunciò quelle parole:
"io non scenderò più" e mantenne il tabù
Tra i tetti più alti dei grattacieli
Se scruti attentamente la sua sagoma la vedi
Lui ha scelto di non scendere
A patti se glielo chiedi
Ti risponde che ha deciso di
Non tornare coi piedi giù!
Tra i tetti più alti dei grattacieli
Se scruti attentamente la sua
Sagoma ti chiedi
Quale sia poi la vera prigionia
La sua promessa vincolante
Oppure la vita che stai facendo tu!
E suo fratello lo guardava saltare
Tra un tetto e l'altro
Come un gatto inizialmente stupefatto
Da quell'agilità innata mai esercitata
Da un giovane nobile nato nella bambagia
Eppure lui sembrava venuto al
Mondo per quello
Deciso anche col vento più freddo
Privo di un tetto
Preciso suo fratello appuntava su di
Un quaderno ogni suo movimento
Con ammirazione e critica al contempo
Ah, e intanto il suo sentiero proseguiva
Tra parabole, tegole e ca-mini
Conoscendo randagi, briganti e orfani capiva
Quel tipo di vita prima
Incrociata soltanto sui libri
Persino l'amore arrivò, si chiamava Viola
Stava all'ultimo balcone di un palazzo rosa
E si baciavano mantenendo la sua promessa
Lei in piedi sulla ringhiera
Lui sporto giù con la testa
Tra i tetti più alti dei grattacieli
Se scruti attentamente la sua sagoma la vedi
Lui ha scelto di non scendere
A patti se glielo chiedi
Ti risponde che ha deciso di
Non tornare coi piedi giù!
Tra i tetti più alti dei grattacieli
Se scruti attentamente la sua
Sagoma ti chiedi
Quale sia poi la vera prigionia
La sua promessa vincolante
Oppure la vita che stai facendo tu!
Ma proprio con i tramonti più perfetti
L'oro che inondava i tetti
Celava ombre incombenti, mostrava i cedimenti
Di un sogno che scoloriva
Di un mondo che svaniva
Lentamente alla deriva
Per prima lei perse l'entusiasmo
Un uomo così strambo andava oltre il
Suo orizzonte e il suo coraggio
E così Cosimo capì in quei momenti
Che in una vita votata a se stessi
Non c’è spazio per i sentimenti
E le urla di suo padre ormai svanite
Le mani raggrinzite
Ma decise come il giorno in cui decise
Anche se per un attimo vacillò
Alla domanda "scendi?" rispose sempre "no"
Ormai quasi alla fine lui non la
Diede vinta manco alla vecchiaia
Afferrò la corda di una mongolfiera in aria
Svanì alla vista e si lasciò cadere in volo
Così nessuno lo vide morire toccando il suolo
Questa è la storia di Cosimo di Rondò che
Che alla promessa non rinunciò, see!
Questa è la storia di Cosimo di Rondò che
Che alla promessa non rinunciò, see!
É la storia di Cosimo di Rondò che
Che alla promessa non rinunciò, see!
É la storia di Cosimo di Rondò che
Che alla promessa non rinunciò, see!