TMHH - Periferia testo (lyrics)
[TMHH - Periferia testo lyrics]
Parte del grigio di questa periferia
Ormai è parte di me, diventa patologia
Questi palazzi hanno vissuto anche
Fin troppa follia che qua tra il bene ed
Il male si trova l'analogia
Chiedo perdono al mondo
Mi chiedo quanto ancora manchi
Per toccare il fondo
So bene che non basterà seguire un sogno
E intanto segue me dove c'è il niente attorno
Dove chiedono se mai sei passato
Per queste strade assestate
Dove ogni impronta di piede è solo
Una storia a se stante
Che tramandata nel tempo sta come
Il vento alle Fiandre da voce a chi non ne
Aveva dona sorrisi ed usanze
Mi stringe forte al suo petto
Quando quest'ansia mi assale
Mi culla tra le sue braccia
Come se fosse mia madre
Con lei è come annegare tra
Le correnti del mare è solo il canto di
Quest'ultimo a poterci salvare
Chiusi nelle mura di questa città
Eppure estraniati dalla civiltà
Suona come sadica comicità l' essere qua
È inutile cercarne la moralità
I vicoli assottigliano la parità
Di chi cercava solo un opportunità
Non c'è nessuno che ci salverà
I muri della mia città sanno come mi chiamo
Sanno da dove vengo, e chiedono dove andiamo
Mi hanno guidato e tolto dalle mani del fato
Rimasto nel silenzio come un
Disco mai ascoltato e la notte mi dà quello
Che ho sempre desiderato
Un nuovo paio di occhi
Dal primo sguardo rubato
Folti capelli lunghi ricoprono il mio passato
Ma queste vecchie strade non
Mi hanno mai abbandonato
E seppure sono piene di gente che non crede
È la mia liturgia che porta
A mancanza di fede
Il vero ci ha lasciato ed io ne sono l'erede
Però, come il bicchiere in
Cui mi lascio cadere
Tu sei una goccia di pioggia
Dispersa in acque salate
Tu sei la nebbia d'autunno
Il sole caldo d'estate
Sei tutto ciò che non ho chiesto
Sei le loro risate
Sei la mancanza di vita di città dimenticate
Chiusi nelle mura di questa città
Eppure estraniati dalla civiltà
Suona come sadica comicità l' essere qua
È inutile cercarne la moralità
I vicoli assottigliano la parità
Di chi cercava solo un opportunità
Non c'è nessuno che ci salverà
Ormai è parte di me, diventa patologia
Questi palazzi hanno vissuto anche
Fin troppa follia che qua tra il bene ed
Il male si trova l'analogia
Chiedo perdono al mondo
Mi chiedo quanto ancora manchi
Per toccare il fondo
So bene che non basterà seguire un sogno
E intanto segue me dove c'è il niente attorno
Dove chiedono se mai sei passato
Per queste strade assestate
Dove ogni impronta di piede è solo
Una storia a se stante
Che tramandata nel tempo sta come
Il vento alle Fiandre da voce a chi non ne
Aveva dona sorrisi ed usanze
Mi stringe forte al suo petto
Quando quest'ansia mi assale
Mi culla tra le sue braccia
Come se fosse mia madre
Con lei è come annegare tra
Le correnti del mare è solo il canto di
Quest'ultimo a poterci salvare
Chiusi nelle mura di questa città
Eppure estraniati dalla civiltà
Suona come sadica comicità l' essere qua
È inutile cercarne la moralità
I vicoli assottigliano la parità
Di chi cercava solo un opportunità
Non c'è nessuno che ci salverà
I muri della mia città sanno come mi chiamo
Sanno da dove vengo, e chiedono dove andiamo
Mi hanno guidato e tolto dalle mani del fato
Rimasto nel silenzio come un
Disco mai ascoltato e la notte mi dà quello
Che ho sempre desiderato
Un nuovo paio di occhi
Dal primo sguardo rubato
Folti capelli lunghi ricoprono il mio passato
Ma queste vecchie strade non
Mi hanno mai abbandonato
E seppure sono piene di gente che non crede
È la mia liturgia che porta
A mancanza di fede
Il vero ci ha lasciato ed io ne sono l'erede
Però, come il bicchiere in
Cui mi lascio cadere
Tu sei una goccia di pioggia
Dispersa in acque salate
Tu sei la nebbia d'autunno
Il sole caldo d'estate
Sei tutto ciò che non ho chiesto
Sei le loro risate
Sei la mancanza di vita di città dimenticate
Chiusi nelle mura di questa città
Eppure estraniati dalla civiltà
Suona come sadica comicità l' essere qua
È inutile cercarne la moralità
I vicoli assottigliano la parità
Di chi cercava solo un opportunità
Non c'è nessuno che ci salverà