Toni Zeno - Da qualche parte (Dovrò cominciare) testo (lyrics)
[Toni Zeno - Da qualche parte Dovrò cominciare testo lyrics]
Sono sotto di sei passi
Sembra Six Feet Under (Ah)
Ci vuole niente e le strappo la carne (Ma)
Mi mangio vivo per lo schifo
Cibo per l'anima nel frigo
Da qualche parte dovrò
Cominciare, cominciare, cominciare
Che come in cielo, così in terra
C'è sempre qualcuno da linciare
Da linciare ricordo quando ho perso tutto e
Chissà quante volte dovrò ripetermi
Che già stavamo ad un buon punto quando non
C'era il culto in Piazza con l'eternit
Ora un quarto hanno cambiato vita
Ed il resto non ha mosso un passo
Al contrario, sognavano una Cabrio
Ora inalano soltanto sostanze di scarto
Dal nulla come in una teogonia, è agonia
Il mio motore è in avaria, io vado via
Ma poi ritorno dove ho già segnato
'Sto labirinto pare casa mia
Guardo 'sto scempio e penso "Menomale che è
Il mio tempo così non mi arrendo" (Ahah)
Che sono figlio suo e del suo
Contesto quanto di Mariangela e Roberto
Papà la cura ce l'ho stretta tra le tempie
Non dire: "Di quest'acqua non ne bevo"
Perché la sete bussa come niente
E ti fa bere pure piscio tiepido
Sì che so bene quanto posso scendere
Ma è Miserere, posti a pugni alla taglia
Di TV in strada, la realtà aumentata
Sottosopra vada, che si fotta, è cenere
Sembra Six Feet Under (Ah)
Ci vuole niente e le strappo la carne (Ma)
Mi mangio vivo per lo schifo
Cibo per l'anima nel frigo
Da qualche parte dovrò
Cominciare, cominciare, cominciare
Che come in cielo, così in terra
C'è sempre qualcuno da linciare
Da linciare ricordo quando ho perso tutto e
Chissà quante volte dovrò ripetermi
Che già stavamo ad un buon punto quando non
C'era il culto in Piazza con l'eternit
Ora un quarto hanno cambiato vita
Ed il resto non ha mosso un passo
Al contrario, sognavano una Cabrio
Ora inalano soltanto sostanze di scarto
Dal nulla come in una teogonia, è agonia
Il mio motore è in avaria, io vado via
Ma poi ritorno dove ho già segnato
'Sto labirinto pare casa mia
Guardo 'sto scempio e penso "Menomale che è
Il mio tempo così non mi arrendo" (Ahah)
Che sono figlio suo e del suo
Contesto quanto di Mariangela e Roberto
Papà la cura ce l'ho stretta tra le tempie
Non dire: "Di quest'acqua non ne bevo"
Perché la sete bussa come niente
E ti fa bere pure piscio tiepido
Sì che so bene quanto posso scendere
Ma è Miserere, posti a pugni alla taglia
Di TV in strada, la realtà aumentata
Sottosopra vada, che si fotta, è cenere