Fabrizio De André - Ottocento testo (lyrics)
[Fabrizio De André - Ottocento testo lyrics]
L'astio e il malcontento di chi è sottovento
E non vuol sentir l'odore di questo motore
Che ci porta avanti quasi tutti quanti
Maschi, femmine e cantanti
Su un tappeto di contanti nel cielo blu
Figlia della mia famiglia sei la meraviglia
Già matura e ancora pura
Come la verdura di papà
Figlio bello e audace bronzo di Versace
Figlio sempre più capace di giocare in borsa
Di stuprare in corsa e tu
Moglie dalle larghe maglie
Dalle molte voglie esperta di anticaglie
Scatole d'argento ti regalerò
Ottocento novecento
Millecinquecento scatole d'argento
Fine Settecento, ti regalerò
Quanti pezzi di ricambio quante meraviglie
Quanti articoli di scambio
Quante belle figlie da sposar
E quante belle valvole e pistoni
Fegati e polmoni
E quante belle biglie a rotolar
E quante belle triglie nel mar
Figlio, figlio povero figlio
Eri bello, bianco e vermiglio
Quale intruglio ti ha perduto nel Naviglio
Figlio figlio unico sbaglio
Annegato come un coniglio
Per ferirmi, pugnalarmi nell'orgoglio
A me, a me che ti trattavo come un figlio
Povero me domani andrà meglio
Eine kleine pinzimonie wunder matrimonie
Krauten und Erbeeren
Und patellen, und arsellen fischen Zanzibar
Und einige Krapfen frùer vor schlafen
Und erwachen mit Walzer und Alka-Seltzer fùr
Dimenticar
Quanti pezzi di ricambio quante meraviglie
Quanti articoli di scambio
Quante belle figlie da giocar
E quante belle valvole e pistoni
Fegati e polmoni
E quante belle biglie a rotolar
E quante belle triglie nel mar