Fabrizio De André - Un Giudice testo (lyrics)
[Fabrizio De André - Un Giudice testo lyrics]
E mezzo di statura ve lo rivelan gli occhi e
Le battute della gente
O la curiosità d'una ragazza irriverente
Che vi avvicina solo per
Un suo dubbio impertinente
Vuole scoprir se è vero quanto
Si dice intorno ai nani
Che siano i più forniti
Della virtù meno apparente
Fra tutte le virtù la più indecente
Passano gli anni
I mesi e se li conti anche i minuti
È triste trovarsi adulti
Senza essere cresciuti
La maldicenza insiste
Batte la lingua sul tamburo
Fino a dire che un nano
È una carogna di sicuro
Perché ha il cuore troppo troppo
Vicino al buco del culo
Fu nelle notti insonni vegliate
Al lume del rancore
Che preparai gli esami, diventai procuratore
Per imboccar la strada che
Dalle panche d'una cattedrale
Porta alla sacrestia
Quindi alla cattedra d'un tribunale
Giudice finalmente
Arbitro in terra del bene e del male
E allora la mia statura
Non dispensò più buonumore
A chi alla sbarra in piedi
Mi diceva "Vostro Onore"
E di affidarli al boia fu
Un piacere del tutto mio
Prima di genuflettermi nell'ora dell'addio
Non conoscendo affatto la statura di Dio