Max Gazzè - La leggenda di Cristalda e Pizzomunno testo (lyrics)

[Max Gazzè - La leggenda di Cristalda e Pizzomunno testo lyrics]

Tu che ora non temi, ignorane il canto
Quel coro ammaliante che irrompe alla mente
E per quanto mulini le braccia
Oramai non potrai far più niente
Ma se ti rilassi e abbandoni il tuo viso
A un lunghissimo sonno oh mio Pizzomunno
Tu guarda quell'onda beffarda che affonda
Il tuo amore indifeso
Io ti resterò per la vita fedele
E se fossero pochi anche altri cent'anni
Così addolcirei gli inganni delle tue sirene

Cristalda era bella
E lui da lontano poteva vederla
Ancora così con la mano protesa
E forse una lacrima scesa nel vento
Fu solo un momento poi lui sparì al largo
E lei in casa cantando
Neppure il sospetto che intanto da sotto
La loro vendetta ed il loro lamento



Perché poveretta già avevano in cuore
I muscoli tesi del bel pescatore
E all'ennesimo suo rifiuto
Un giorno fu punito

Ma io ti aspetterò, io ti aspetterò
Fosse anche per cent'anni, aspetterò
Fosse anche per cent'anni

E allora dal mare salirono insieme
Alle spiagge di Vieste, malvagie sirene
Qualcuno le ha viste portare nel fondo
Cristalda in catene
E quando le urla raggiunsero il cielo
Lui impazzì davvero
Provando a salvarla perché più non c’era
E quell'ira accecante lo fermò per sempre

E così la gente lo ammira da allora
Gigante di bianco calcare
Che aspetta tutt'ora il suo amore rapito
E mai più tornato

Ma io ti aspetterò
Fosse anche per cent'anni, aspetterò
Fosse anche per cent'anni, aspetterò
Fosse anche per cent'anni

Io ti aspetterò fosse anche per cent'anni

Si dice che adesso e non sia leggenda
In un'alba d’agosto la bella Cristalda
Risalga dall'onda a vivere ancora
Una storia stupenda

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