Adria The Reject - Rassegnazione del male testo (lyrics)
[Adria The Reject - Rassegnazione del male testo lyrics]
Stronzi come noi le persone normali
Quando ormai saremo tutti artisti di strada
Daremo fuoco al Mercedes dello psichiatra
Basta così poco per sentirsi bene
N'è roba per te fottere non ti conviene
Vomitati il cazzo a bere tagliati le vene
Persone oscene in catene morso delle iene
Affettività giusto apporto sportivo
Staccare la spina sentirsi vivo
Mentre lo penso scrivo perdo un incisivo
Sapere ogni istante che lasci è decisivo
Ogni inculata ha a che fare con il sociale
Tirami su il morale spezza il collo
A chi ci fa ammalare
La gente vuole sperare ma è pronta a stirare
La società è il male mi vuole inculare
La società del pensiero punisce lo sclero
Inocula il siero nero nel guerriero
Ti do io un modo per svoltare tra i bastardi
Non lavorare consuma fa crepare gli altri
La società del pensiero punisce lo sclero
Inocula il siero nero nel guerriero
Ti do io un modo per svoltare tra i bastardi
Non lavorare consuma fa crepare gli altri
Tutto quest’odio che ho corpo
Non credo che basti
Per mandare affanculo 'sto branco di fasci
Rigettati a pezzi buco nero nel degrado
Questa è guerra caporale massimo disagio
Ciò che non uccide fortifica il disgraziato
Desidera la morte di chi l'ha fortificato
Sopravvivenza è diventare cattivi
Imparare a stare bene da soli e capisci
Ad aver bisogno degli altri
Sono persone tristi
Il resto del mondo corrotto e malato
Se da solo dai da matto devi prendere atto
È giusto che tu stia da solo non sei adatto
Per migliorare il proprio schifo è decisivo
Avere serenità stimolo affetto obbiettivo
Impara è oggettivo la vita fa schifo
Conta quanto sei illuso e
Convinto finché sei vivo
La società del pensiero punisce lo sclero
Inocula il siero nero nel guerriero
Ti do io un modo per svoltare tra i bastardi
Non lavorare consuma fa crepare gli altri
La società del pensiero punisce lo sclero
Inocula il siero nero nel guerriero
Ti do io un modo per svoltare tra i bastardi
Non lavorare consuma fa crepare gli altri