Squallor - C’Era Un Vento Quella Notte... testo (lyrics)

[Squallor - C’Era Un Vento Quella Notte... testo lyrics]

Cerruti, Bigazzi, Savio

E lo rifaccio, mi piace esagero
C'era un vento quella notte che anche
I più arditi e temerari
Sfidavano le membra del tempo ho sbagliato
Nella Sierra Chiavada non c'era un'anima
Tranne il complesso di Edipo che
Continuava a suonare da soli
Senza neanche uno spettator
Mamma d'o Carmine, che succederà?

Uscì da una piccola fabbrica
Di indigeni famosi
Un vecchio saggio che disse:
Lo vedi quello là? No lo vedi quello
Là? No lo vedi quello là? No
Era un non vedente sembrava Stevie Wonder

Quattro giorni dopo
Sulla turpe della Turpea s'incontrarono
Lui e lui:
Non erano uno sdoppiamento, ma un incontro
Si guardarono negli occhi fissi
Si guardarono e dopo un poco decisero:
"Conquistiamo la sierra"
"Ma tu sì strunz, la ci stanno trenta
Quarantamila quarantacient pers"
"Ma a te che te ne 'mport?"
"A me me lo chiedi?"
E fu un grande sguardo tra i
Due: si presero a capate e continuarono giù
Verso il Wesconsin già detto e lo ripeto
Già detto e lo ripeto già
Detto sembra Vincenzo e Antonio

Continuando sulla base delle
Nacchere scendemmo giù per la montagna
E incontrammo una bella fregna
Quello è classico
Ce n'era una e noi eravamo in
Due ce la giocammo a dadi:
Vinse lei, e ci chiavò a tutt'e due
Non fu male quella notte
Ma la mattina al risveglio fummo consci
D'avere conseguito un atto sbagliato

Ci recammo dal notaio Zambeletti
Non faceva a quell'epoca medicinali
Ma era un vecchio notaio aveva un fiatone
Che quando ci parlava sembrava che
Dovesse avere il porto d'armi
Faceva più vittime lui che il
Monsone del Caraibi Maria
Dopo una piccola trattativa ci
Vendette una miniera
Dove si vendevano grotte del Sahara

Dopo una piccola estrazione
MMMMMHHHAAAAHHA che male
Tornammo ad incontrarci a un tavolo di poker
Lui aveva tre valè
Io avevo tre filippini: vinsi
Perché avevo il jolly
Il marito dei tre filippini un grande
Rissoso, con una piega amara
Che sembrava un fernet
Mi dette uno scoppolone - ah
M'hai fatto pure male -
E me ne uscii dal salon avevo portato
Con me il borsello e la radio
Ma m'avevano futtuto o' cavallo
Perché avevo dimenticato di
Inserire l'antifurto
C'era un grande vento quella notte
Sciosciava che era una meraviglia
Lo rifaccio mi feci dare un passaggio da un
Piccolo indiano su una carrozzella
Vai avanti, oè, c'o ciuccio tum
Tu tum tu tum, tum tu tum tu tum

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