William Pascal, Diesis - Dedicated testo (lyrics)

[William Pascal, Diesis - Dedicated testo lyrics]

Ciao mamma! Strano che ti parlo adesso
Attraverso un pezzo
So che apprezzerai lo stesso
Non ho mai espresso
Il bene che ci lega insieme ma ci
Sono sere in cui ci penso
Steso sul letto e non c'è verso
Lacrime scendono perché non so se
Tutto quello che ti do per ora ha un senso
So che il vento dei ricordi mi fa da riflesso
Sui fogli che ho sparso e perso e
In cui ho messo tutto me stesso
Ora mi torna in mente
Lilly che scodinzola all'ingresso
E poi i pianti insieme…i giorni
Dopo il suo decesso era gaia per davvero
Ma hai mai smesso di pensarci? Non credo
In bilico l'umore può spezzarsi ma
È in tempi marci
Che si vede chi è che vale e mi dispiace
Se a volte sono la causa del tuo male


Ed è fenomenale il fatto
Che oggi ascolti pezzoni adocchi tag
Apprezzi il rap e ti informi sui miei suoni
E dirti grazie non sarà
Mai abbastanza e scusa
Se dirti grazie non sarà mai abbastanza

Mai

Ciao papà! La storia qua non è cambiata
Si parla di meno ma è tutta forza guadagnata
Già e stare qua davanti a un
Foglio ed un microfono
Mi fa vedere meglio come
Grazie ad un binocolo
So che ti sembra ironico ma
Ho solo questo mio testo
Per un sorriso o forse un crampo allo stomaco
Ricordo ogni volta che mi hai
Portato su quel campo sporco di fango
Col brutto tempo o con in caldo
In un lampo mi hai insegnato
Cosa vuole dire crescere
E mi torna in mente quando
Ti stavo per perdere
Non mi rendevo conto quanto stavi male
Ma poi ho capito il tuo sorriso
Col mio arrivo in ospedale
Non sei mai scoppiato in
Lacrime perché sei forte
Con nonno partitoni a carte e
In più mille ferite aperte
Ricordo ogni fungo raccolto ed ogni viaggio
Ogni discorso
Ogni battuta e ogni partita a calcio
E dirti grazie non sarà
Mai abbastanza e scusa
Se dirti grazie non sarà mai abbastanza

Mai

Secondo nella storia ma secondo mai a nessuno
Con te si aprì lo show: luci spente
Macchina del fumo
Io mai che t'illumino: "scusa", è il minimo
Mi limito al più timido mentre
Seguo il mio omonimo
Assimilo lezioni a capotavola, è una favola
S'incavola 'sto nano
Quando perde ci si indiavola
Corre su una nuvola
Atterra e ghiaccio scivola
Ora vola sopra un beat quando il
Rap gli fa da valvola tu calcola mezz'ora
Poi togli sto cd che è una tortura
In macchina sei ore, io già lo so
Tu "Quanto dura?"
Capa dura da paura che a suo modo rassicura
Stasera che gli diamo da
Mangiare alla creatura!?
E' una storia che non lascio
Solo scritta su un diario
Sul sipario Smash Bros, hey boss Super Mario
Mo sinonimo e contrario sino
All'animo e al rimario ma per ciò che sono
Adesso una parola: necessario

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