XVI Religion - Bambina Mia testo (lyrics)
[XVI Religion - Bambina Mia testo lyrics]
Te stesso riflesso nell'iride
Lui alzò la spada nel cielo
Fino al suo limite ed urlò in faccia alla
Bestia: "Tutto per Isabel!"
E chiamasi terrore che gli blocca le gambe
Il drago di fronte e la sorella alle spalle
Vento ululante come onde sulle
Sponde del dirupo s'infrange
Raggi in cielo, spuma di sabbia brillante
Agita nell'aria la spada pesante
Riflessa capovolta nella rossa
Pupilla lucente della bestia non curante
Che avanza imponente
Lui colpisce le scaglie ma non gli fa niente
"Scappa Isy!", fra le lacrime d'addio
Lui si volta regalandole un
Sorriso dal fatal pendio il drago si solleva
Lanciando vortici nell'aria da
Vero stratega e getta in panico la preda
Osserva il giovane dall'alto e si scaglia giù
Vene blu cobalto, Joachim non c'è più
Grida Isy, grida verso il cielo
Come non hai mai gridato prima, bambina mia
Alte le fiamme
S'alza un fumo nero lungo tutta la valle
Le stelle non brillano più
Le stelle non brillano più chi può placarle?
Ora che la luna è solamente una falce
Che taglia le stelle lassù
Che taglia le stelle lassù
Nella roccia c'è un nascondiglio
Isy ci si scaglia dentro poggiando
Le spalle al freddo marmo
Giusto un palmo dall'artiglio
Che il demone di scaglie allunga
Nell'anfratto con zampe di falco
Spacca la roccia calcarea con foga rettile
Sibila dai mille denti a file di pettine
S'agita a centimetri dal topo in trappola
Lingua biforcuta già tocca la carne candida
Isy grida fomenta l'ira del mietitore che
Forte la respira
La paura ha un preciso sapore, che lo delira
Lancia la definitiva ossessiva offensiva
Alza la testa gigante spaccando il tetto
Libera lo spazio per addentare il
Pasto e si scaglia giù
La testa del drago si solleva
E Isy è ancora lì
Il mostro si guarda attorno con occhi deboli
La punta di una lama che gli
Passa la carne da dentro
Dove le scaglie non crescono
Johachim dal ventre: "Il mondo
Rinasce per noi Isy!"
Alte le fiamme
S'alza un fumo nero lungo tutta la valle
Le stelle non brillano più
Le stelle non brillano più chi può placarle?
Ora che la luna è solamente una falce
Che taglia le stelle lassù
Che taglia le stelle lassù
Si oscura la vista la mia forza sono due
Occulti dardi adamantini si
Confonde l'udito per
Il tuono lontano della casa
Paterna che respira
Dei duri muscoli i gangli si infiacchiscono
Come bovi canuti alla radura e non più quando
E notte alle mie spalle splendono due ali