XVI Religion - Banche Oscure testo (lyrics)

[XVI Religion - Banche Oscure testo lyrics]

Da che parte decidi di stare
Con noi è guerra
Con loro è una merda di vita normale
Passata a criticare, nei bar a bestemmiare
Ed una moglie a casa che
Non vuoi manco guardare
La mattina odora di sconfitta
Fumo dalla marmitta
E l'auto fila dritta nella nebbia fitta
L'anima approfitta finché la
Musica non quitta
Nella grande bocca della megaditta
Sugli schermi "Buon divertimento" a
Tutti i vermi
Fingete di produrre anche se siete fermi
Un altro lotto, un altro lotto
Un altro lotto
Mentre estraggo la 44 dal giubbotto
Una palla nel cranio del superiore
Girato di spalle e poi
Ecco il tuo lotto pеr la settimana
Son cinque palle nеl tuo
Corpo figlio di puttana
Il terrore si scatena dentro la catena
L'odio è una bella sirena e scopa
Dentro un fiume in piena
Il titolare mi vuole calmare, chiede consigli
Dice: "Non sparare, ti prego, c'ho figli"
E mio figlio?
Che per il tuo stipendio ingrato
Mi son perso quando ha camminato
Quando s'è laureato e quando si è sposato
Per quando grazie a te non ci sono stato
Sayonara grande capo!

Tutti parte della stessa vita
Tutti parte della stessa strada
Senza via d'uscita nel baratro
Tutti parte della stessa vita
Tutti parte della stessa strada
Senza via d'uscita nel baratro

Maledetta insonnia un altro viaggio ad occhi
Aperti nell'onda dei problemi
Il cielo gronda di schemi illeggibili
Nella mia azienda venti ore al
Giorno per produrre liquidi
Che mia moglie beve, per volare nel cielo
Mio figlio in braccio guarda altrove
Sembra non la conosca nemmeno
Sotto la mia scure ho
Venti dipendenti più fatture
E debiti pendenti con le banche oscure
Lo stato vuole sangue e spreme
Tutte le mie arterie
E 'sti bastardi vogliono più
Soldi e più ferie le mie ferie, bastardi
Potevate come me impegnarvi al
Posto di ubriacarvi
Colpi di pistola? Merda sono
Proprio colpi di pistola
Scendo dalle scale e trovo la porta sbarrata
E un uomo coi miei stessi
Occhi con la pistola spianata

Tutti parte della stessa vita
Tutti parte della stessa strada
Senza via d'uscita nel baratro
Tutti parte della stessa vita
Tutti parte della stessa strada
Senza via d'uscita nel baratro

Da che parte decisi di stare?
Lottai pure io per giorni migliori
Finché non mi trasformai nel
Peggio dei miei genitori
Ora da che parte decido di stare?
Io non cedo a questo imbroglio
La carta di identità del mio nemico è
Situata nel mio portafoglio
Non posso incolpare, direi bugie
È dal medioevo che l'assenza
Di cultura crea patologie
Che gli altri dicano e parlino
Che si convincano pure dell'estremo
Contrario se vogliono
In fondo noi non siamo chi siamo
Siamo solo chi volevano che fossimo
In guerra con il prossimo

Qui non si fanno distinzioni razziali qui
Si rispetta gentaglia come negri, ebrei
Italiani
O messicani qui vige l'eguaglianza: non conta
Un cazzo nessuno capito bene
Luridissimi vermi?

Tutti parte della stessa vita
Tutti parte della stessa strada
Senza via d'uscita nel baratro
Tutti parte della stessa vita
Tutti parte della stessa strada
Senza via d'uscita nel baratro

Ascolta, i tuoi libri sono innocui: mentre
Li leggi tu diventi Tarzan
O Robinson Crusoe
Ma è per questo che mi piace leggerli
Già, ma quando hai finito ritorni
A essere un bambino e allora? Non capisco
Sta a sentire conosciuta colpì il suo iride
"Caro, è venuta alla luce questa mattina
La nostra Isabel"

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