XVI Religion, Zeboh, Mac Myc, Kappa-O, Krin183 - Big Trouble In Little Italy testo (lyrics)
[XVI Religion, Zeboh, Mac Myc, Kappa-O, Krin183 - Big Trouble In Little Italy testo lyrics]
Express sono preziosi, specialmente nelle
Serate buie e tempestose, quando
I fulmini lampeggiano
I tuoni rimbombano e la pioggia viene
Giù in gocce pesanti come
Piombo basta che vi ricordiate quello
Che fa il vecchio Jack
Burton quando dal cielo arrivano frecce
Sotto forma di pioggia e
I tuoni fanno tremare i
Pilastri del cielo sì
Il vecchio Jack Burton guarda il
Ciclone scatenato proprio nell'occhio
E gli dice: "Mena il tuo colpo più duro
Amico non mi fai paura"
Cacciatori, potenti sognatori
Buttiamo le vittime dritte nelle
Fauci del mostro
Unico Dio nostro, divinità, oro
Dal mare, raccolto, fertilità
Mettiti là che ti racconto
Colava sulle nostre teste un cielo liquefatto
Lo vidi quando ero bambino
Chiuso nel tombino
Penso di essere impazzito in
Quel momento esatto una fauna abissale ti
Calpesta, assaliva colossale, gigantesco
Vedo orde di fedeli per un uomo in croce
Voglio orge di nuovi fedeli, nuovi incroci
Dalla figa sputa un feto abortito
Con il capo appuntito
Ricordi quando hai sentito
Quelle strane voci?
Nato con i tagli sul collo e le pinne
Fuoco nelle pupille
Nell'oscurità solitario vago
Chiesa sconsacrata
Grido Yogg a Cthulhu, Vagada, prega Zagan
Dagon
Le paludi dell'addio, posto dimenticato
Da ogni vostro dio, tutti tranne il mio
Ci protegge da sta terra persa
Dona pace a campi fioriti
In cambio esige lingue umane
Nella sacca immersa
Là dove l'acqua frigge sotto il
Moto di pesci impazziti
Sagome nei temporali dell'estate
Sotto cieli gonfi
E nubi come cattedrali rovesciate
Veste bianca per le tue sorelle
Occhi profondi come celle
Bozzi pulsanti sotto la pelle
Sangue di capra sulla giacca
Mentre cantano nella baracca
Drappi di uova respirano sott'acqua
Mentre il vento muove gli
Alberi della collina
Un lampo si riflette su di
Un tappeto di brina
Denti di drago, pupille a capocchia d'ago
Con le mani tese verso il
Lago prego il grande Dagon
Vuoi qualcosa di elettrizzante? Un
Poco di attenzione corri in stazione
Tocca i cavi dell'alta tensione
Ti porto dove rilassarti, puoi dimenticarti
Che la vita ti dà la mano come i mendicanti
Da ste parti la noia è un best seller
Vomito sulle piastrelle
Gufi nella notte come sentinelle
Parole di HPL a branchi di
Balordi in capi di pelle
Cappio al collo e penzoli sotto le stelle
Occhi fluo tra i rami
Bisbigli di chi osserva seguiamo il buio
Ami anche il peggio che ti riserva
Per il mio dio la palude è placenta
Sul fondo addormentato canta nei sogni
Di un corpo fratturato
Alimentato da odio incondiziato
Il nostro fato è come il
Vischio di blatte nel prato
Nel mio cammino non vago
In un religioso silenzio come a Santiago
Dacci la voce, sommo Dagon
Yeah, figli di puttana, su le mani
O ti faccio esplodere con
Un drone come Suleimani
Ritorno tipo "Guess who's back"
Dammi un beat, ne caccio sedici per Benni
John e Jack scrivo mentre sto in quarantena
Il mondo va a puttane ma
Faceva schifo già prima
Fuori c'è uno scenario post-apocalittico
C'è paura del prossimo e
Militari a ogni angolo
Paura e panico, paura e panico
Ma è tutto okay quando sei un cinico apatico
Piccolo stupido, non fare il malinconico
Che qua appena ti distrai un
Attimo finisci nel cofano
Cose che capitano (Capitano)
Sogno il tuo capitano in una cassa di mogano
Sono il cattivo, non sorrido, come Ivan Drago
Offrimi un sacrificio come se fossi Dagon
L'estensione del mio cranio proiettata
Sulla Terra fusa
Gli occhi sbarrati e la mia bocca chiusa
L'aria si fa incandescente
I pensieri nutriti
Come fitte dentro al ventre pensieri proibiti
Il sangue rosso crea contrasto
Dio degli abissi ascolta il nostro officio
Saziati del nostro sacrificio
Si manifesta la parte più bella di te
Se tiri fuori la parte più brutta di me
Sento gridare il beat sulla scacchiera
Ascolta il pavimento
Rito squallido, mare cattivo che ho dentro
Speravi nel perdono
Il buon risveglio di nuove mattine
E invece paghi tutto fino alla fine
L'aria che si incendia, il tempo che si ferma
Spera che sia solo un varco sopra
Il ponte della pietra nera
Il vortice dell'acqua che si allarga
Macchie sopra questo grande lago
Compari a noi, grande Dagon
Guardo dalla vetta un baratro
Immenso avvolto dal silenzio
Il cuore pompa sangue lento
Sto quasi impazzendo
Il confine del mondo, il ciglio dell'abisso
Un salto senza corda giù dal precipizio
Terra gravida di orrori, pregna di leggende
In alto il fumo si
Attorciglia in spirali stupende
Qui la vita non si vende
Si perde velocemente
Come dopo il morso di un serpente
Monolito cinto dalle fiamme, sacrificio
Cattivo auspicio
Vite colpite da un maleficio
Cilicio sulla pelle livida, foresta gravida
Leggende, orrori nelle cavità
Corse su distese di ossidiana, urla di poiana
Il tempo scorre a scatti sulla meridiana
Oggi pago pegno appeso a un
Cappio fatto di spago
Offerto in sacrificio al grande Dagon
Passeggiata sopra le rotaie
Fra abbazie abbandonate grida il
Buio dentro le risaie
Nelle nebbie del Polesine si muove
Silenzioso tra queste topaie
Sì, tra queste topaie
Messe pagane nel suo onore
Tra fabbriche e zuccherifici
L'orrore tra il cemento di questi edifici
Tu stai con me, io sto
Con te, questo mi basta, tu che dici?
Arruginisce anime l'acqua salmastra
Qui grazie a te non manca nulla
Cespugli d'alghe che mi sfiorano
Le gambe ormai stanche
Un'ambita foschia e la rugiada mattutina
La pazzia di un uomo e la carenza di morfina
Grande dio, noi staremo con te fino alla fine
Coi piedi nudi a bagno dentro le saline
Dalle acque scure dentro al grande
Fiume fino al grande lago
Rivelati ai tuoi sudditi, grande Dagon
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